UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO [Completa]

comedy/romance, NC17, BB, spoiler 1x19

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  1. Dreamhunter
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    AUTORE: Dreamhunter
    STORYLINE: si svolge durante la puntata 1x19, quella di New Orleans
    SPOILERS: nessuno, se avete visto la prima stagione
    PAIRING: Booth e Brennan
    RATING: NC17 per il sesso
    DISCLAIMER: I personaggi citati in questa fanfiction non mi appartengono, ho solo preso liberamente spunto dalla serie "Bones" di proprietà della FOX
    NOTA: L'idea per questa fanfiction mi è venuta di colpo - come mi capita quasi sempre - in un torrido pomeriggio d'estate. Ho preso uno dei miei episodi preferiti della prima stagione di "Bones", quello ambientato a New Orleans, quindi ho ripensato ad un certo episodio di un altro mitico show, che era "Lois & Clark", e ho visto che gli ingredienti c'erano tutti... Per cui ho rimescolato e ne è risultato ciò che segue.
    Ricordatevi che la storia prende il via dall'episodio 1x19, per cui non dovete considerare nulla della serie che sia accaduto dopo quell'episodio (compresa la risoluzione del mistero riguardante i genitori di Brennan).
    Nelle mie intenzioni si tratta di una storia piuttosto breve e soprattutto divertente. :D


    "Stai saltando sul tram che si chiama desiderio con Booth?
    Oh, adoro questa cosa!".
    - Angela in "The Man in the Morgue"



    - Introduzione -

    "L'hanno trovata nella casa dove alloggiava, ricoperta di sangue e priva di sensi", spiegò il medico facendole strada lungo i corridoi dell'ospedale. "Ha una commozione cerebrale, un polso rotto e un lobo lacerato per lo strappo di un orecchino. Il sangue che aveva addosso non è suo. Stiamo facendo le analisi, ma la cosa andrà per le lunghe".
    "Si è ripresa?", domandò il detective Harding.
    "Accusa una parziale amnesia. Non ricorda più come e quando sia arrivata qui a New Orleans. Né il perché". Giunto davanti alla porta della camera, il medico si fermò. "Il che, di per sé, non è strano. In seguito ad una commozione cerebrale di quella portata, può capitare. Però...".
    "Però?".
    Rose Harding batté impaziente la penna sul taccuino che teneva in mano. Dopo l'uragano Katrina, il suo lavoro si era fatto dannatamente più difficile e aveva sempre la perenne impressione di perdere tempo. Di essere costantemente in ritardo su qualcosa. E con mezzi ridotti sempre più al minimo.
    "Beh... nel giubbotto, aveva i documenti", rispose lui. "Si tratta della dottoressa Temperance Brennan, una famosa antropologa forense del Jeffersonian Institute di Washington DC. I suoi colleghi all'obitorio l'hanno confermato: era qui come volontaria, per prestare assistenza nel riconoscimento dei corpi delle vittime dell'uragano".
    "Perfetto", esclamò la Harding. "Se sappiamo chi è...".
    "Lo sappiamo noi. Ma non la dottoressa".
    "Mi scusi, non la capisco. Non mi ha appena detto che l'amnesia è parziale e riguarda solamente le modalità del suo soggiorno a New Orleans...".
    "E' più complicato di così, temo... Venga con me, detective Harding. E capirà". Ruotando la maniglia, lui la guardò. "Lasci che sia io a parlare, d'accordo?".
    Con un'alzata di spalle, Rose annuì. Che diavolo, l'importante era che si sbrigassero.
    La giovane donna nel letto sussultò, quando entrarono. Era notevolmente bella, nonostante i lividi e la mancanza di trucco. E tanto confusa. Lo si percepiva dall'incertezza nella sua voce. "Salve, dottor Spencer...".
    "Salve", la salutò il medico. "Tutto bene?".
    "Solo un po' di mal di testa". Lei si toccò la tempia. I suoi occhi verd'azzurri si spostavano confusi dall'uomo a Rose. "Avete contattato il Jeffersonian Institute?".
    "Sì. Stia tranquilla. I colleghi di cui ci aveva fornito i nomi stanno venendo qui. Arriveranno entro sera". Il medico le si avvicinò con fare rassicurante. "Nel frattempo, le presento il detective Harding. Deve porle alcune domande".
    "Certo. Anche se... non so di preciso cosa poter dire...".
    "Può cominciare con il suo nome, dottoressa", la spronò lui.
    "Per quello, fortunatamente, non c'è problema", sorrise la donna. "Reichs. Dottoressa Kathy Reichs".
    Perplessa, la Harding gettò uno sguardo dubbioso al proprio taccuino: ma non si chiamava Temperance Brennan?


    - Capitolo Uno -

    Stuart Spencer era affascinato.
    Il caso della dottoressa Brennan si prospettava a dir poco da manuale.
    Scosse il capo, soppesando fra le mani il libro che gli avevano portato l'uomo e la ragazza seduti nel suo studio.
    Angela Montenegro, un membro dello staff della Brennan a Washington, e Seeley Booth, l'agente speciale dell'FBI con cui la dottoressa lavorava regolarmente. Erano arrivati in serata, con intriganti novità.
    Per la precisione con quel romanzo, un thriller, "Bred in the bone", che Temperance Brennan aveva scritto l'anno precedente. E la cui protagonista era nientemeno che Kathy Reichs.
    "Non l'avevo mai visto succedere, finora, però so che è possibile", mormorò. "In seguito ad un forte trauma, non solo il paziente perde la memoria, ma rimuove anche la propria identità, sostituendola con una fittizia...". Si rivolse ad Angela. Una brunetta molto graziosa, con occhi a mandorla che lasciavano intuire origini orientali. "E quindi la dottoressa sta lavorando a un seguito del primo libro?".
    "Così mi aveva accennato subito prima di venire qui", confermò lei. "Intendeva prendere con sè il portatile per scrivere nei momenti liberi. Se non erro, aveva già pronte un centinaio di pagine...".
    "Quelle pagine....". Spencer si sporse sulla scrivania. "Dovete accedere al portatile e leggerle".
    L'agente Booth si agitò nervoso sulla propria sedia. In verità, vestito casual, con i jeans e un giubbotto di tela, non sembrava affatto un federale. Doveva avere un po' più di trent'anni ed era chiaramente in apprensione.
    "Senta, dottore, con tutto il rispetto per la sua curiosità scientifica, non mi interessa leggere che cosa ha scritto Bones. Voglio sapere se la sua situazione clinica è grave, se si rimetterà e...".
    "Bones ?".
    "Lasci stare. E' un nomignolo con cui la chiamo e...".
    "Non ho una risposta, per ora, agente Booth. Le condizioni della dottoressa sono delicate. Essenzialmente ha solo poche ferite di lieve entità e un trauma cranico in via di guarigione. Il problema è psicologico ed estramamente difficoltoso da valutare". Spencer sospirò. "Potrebbe riacquistare la memoria completa tra dieci minuti, così come potrebbe non...".
    "Non riacquistarla?", esclamò Angela, impallidendo. "Mai più?!?".
    "Ehi, no! Un istante!", le fece eco Booth, balzando in piedi. "Bisogna fare qualcosa!! Tentare qualche terapia! Non può rimanere in quello stato per tutta la vita, non...".
    "Calma, calma, signori...", lo interruppe Spencer. "Certo che tenteremo una terapia. Per questo è necessario che voi leggiate la bozza del secondo libro. Cercherò di aiutare la dottoressa con una terapia psichiatrica che agevoli il riaffiorare dei ricordi, ma mi serve che sia rilassata e serena. E perché lo sia, dobbiamo assecondarla ed evitare di provocarle un secondo shock. Per lei, al momento, la cosa più importante è scoprire che cosa è accaduto la notte scorsa e recuperare la memoria. Se si concentrerà su questi fattori, ci sono più probabilità che riassuma con naturalezza la sua identità reale".
    "D'accordo... ha un senso". Angela posò una mano sul braccio di Booth, per acquietarlo. "Vada avanti, dottor Spencer".
    "Nel pomeriggio, dopo ciò che mi aveva spiegato al telefono, signorina Montenegro, ho mostrato alla dottoressa alcune foto rintracciate attraverso Internet. Foto vostre, dagli articoli sui casi più famosi che avevate risolto. Ho usato la scusa di verificare i danni alla sua memoria. Vi ha riconosciuti senza alcuna esitazione. Ma con nomi differenti".
    "Oddio...", sussurrò Angela. "Tipo Teresa Wilson e Andy Lister?".
    "Esatto. Teresa Wilson e Andy Lister".
    "Ah- ha!!", sorrise Booth. "L'avevo detto io!!". Si ricompose, notando la perplessità del medico. "Ehm... Bones... lei non ha mai voluto ammetterlo, ma io sapevo di essere Andy Lister...".
    "Lo sapevano anche i sassi di fiume, Seeley", commentò Angela. "Torniamo a noi, dottore. Alla bozza del secondo libro".
    "Dovete assolutamente leggerla. Potrebbero esserci nuove informazioni fondamentali sui vostri personaggi. E bisogna che voi ne siate al corrente per poter recitare i ruoli al meglio".
    "I ruoli? Dovremmo fingere di essere Andy e Teresa?", domandò Booth. "Dovremmo mentire a Bones?".
    "La metta così, agente Booth. Lei penserà che voi stiate mentendo se sarete sinceri, mi segue? Se userete i vostri veri nomi otterrete soltanto di spiazzarla e confonderla...".
    L'agente serrò la mascella. "Questa storia non mi piace...".
    "Neanche a me", concordò Angela. "Per accedere al portatile di Brennan, violeremo la sua privacy e non è una cosa che muoio dalla voglia di fare... però il dottor Spencer ha ragione. Bren è sola, Seeley. Dobbiamo starle vicini e per adesso siamo in grado di farlo unicamente come Teresa ed Andy".
    Con i gomiti appoggiati sulle ginocchia e la fronte corruciata, lui annuì. Poi fissò gli occhi scuri ed intensi su Spencer. "E la sua aggressione? Il sangue che aveva addosso?".
    "Le analisi vanno a rilento. Dopo Katrina, tutto va a rilento... Circa le indagini potrete parlarne con il detective Harding, domani. L'ho avvertita e verrà qui per assistere al vostro primo incontro con la dottoressa Brennan".
    "Così avremo il tempo di leggere la bozza...", comprese Angela.
    "Esatto. La casa dove alloggiava la dottoressa è sotto sequestro, ma farò prelevare il portatile da uno degli uomini della Harding. Da quel che mi ha raccontato il detective, sul posto non c'erano danni, per cui presumo che il computer sia intatto".
    "Niente danni?". Booth si umettò le labbra, meditabondo. "Allora significa che è stata aggredita altrove... Può darsi che sia riuscita a fuggire. Solo che ora non lo ricorda più...". Di nuovo sollevò lo sguardo sul medico. "Lei sa che siamo qui?".
    "Le ho detto che sareste arrivati durante la notte a causa di un ritardo degli aerei". Spencer vide che Booth sorrideva. "Che c'è?".
    "Ne ha di fantasia. In un'altra vita le consiglio la carriera politica".
    Sorrise anche Spencer.


    "Vorrei capire perché Bones non può comportarsi come gli altri esseri umani e andare in ferie ai Tropici", borbottò Booth, camminando avanti e indietro per la stanza. "No! Lei deve fare la volontaria in un obitorio di New Orleans! E ficcarsi nei guai!".
    "Per favore, Booth, ti dispiacerebbe tacere ?!". Angela, china sul portatile, si passò le mani fra i capelli. "Ho impiegato tre ore per riuscire a trovare la dannata password di questo computer e ancora non riesco a credere che fosse il banale nome di un osso... Adesso sono le due del mattino e non sono nemmeno più sicura di cosa diavolo sto leggendo e tu, consumando il pavimento, di certo non mi aiuti!".
    "Scusa...". Sconsolato lui le sedette accanto, sul letto. "E' che mi sento impotente...".
    "Lo so... Pure io...".
    "A che punto sei?".
    "A pagina quarantotto. Kathy e Andy sono in trasferta a San Francisco, hanno appena avviato l'indagine. E Teresa è apparsa solo nel primo capitolo...".
    Booth sbirciò lo schermo, dubbioso. "Vado un attimo al bagno...".
    "Ecco, bravo. La tua presenza mi deconcentra. Anzi, magari poi vattene a dormire".
    "No, sarebbe inutile... Sono troppo su di giri".
    La porta del bagno si richiuse dietro le sue spalle curve per la stanchezza e Angela tentò di concentrarsi sul testo. Dio, forse era lei a dover dormire. Le parole iniziavano a confondersi in una nebbia uniforme...
    Lui si stava lavando le mani, quando udì la sua sonora esclamazione.
    "Oh, porca miseria!".
    "Che c'è?", chiese Booth raggiungendola di corsa.
    "Io...". Pareva che Angela fosse indecisa su quale espressione assumere. Però sulle sue labbra aleggiava evidente la traccia di un sorriso. "Leggi tu stesso...".
    "Ok". Booth sedette di nuovo sul letto e si mise il portatile sulle ginocchia. Il cursore lampeggiava a metà di un paragrafo. Cominciò a leggere.
    E si bloccò dopo appena un paio di righe.
    Un momento, un momento...
    No, no... era uno scherzo?
    Rilesse. Questa volta a voce alta.
    "Sotto le sue mani, i muscoli della schiena di Andy si contraevano ad ogni spinta sempre più forte. Kathy vi piantò le unghie, godendo del gemito di...".
    Si bloccò.
    Ammutolito, guardò Angela.
    Che annuì gravemente. Ancora con l'ombra di quel sorriso sulla bocca.
    "Sì, Seeley. Andy e Kathy ci danno dentro. Di brutto".


    (CONTINUA) ;)

    Edited by Dreamhunter - 24/6/2011, 01:14
     
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    Inizo interessante, continua al più presto!!!!!!!!!!
     
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  3. bones248
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    la storia promette davvero molto bene... bellissima idea... :D posta presto
     
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  4. Ales2004
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    Wanda Detroit.. eheheh, me lo ricordo, me lo ricordo..
     
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  5. marivampire
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    bella!Mi piace tanntooo...Però non scordarti delle altre tue figlie.Aspetto il finale!!
    morsi
    marivampire
     
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  6. Polly_83
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    Ah, già... Dopo aver letto Wanda Detroit è venuto in mente anche a me... Non mi ricordo assolutamente a che punto del telefilm era quell'episodio, ma me lo ricordo abbastanza bene... Hihihih

    E anche l'inizio della storia promette un sacco di hihihihi ;) La presenza di Angela è un altro elemento più che promettente, soprattutto per le risate...

    Booth è tenero... è così preoccupato per lei... Chissà se nei libri Andy chiama Cathy 'Bones'... perchè per Booth le cose sarebbero molto più semplici se fosse così...

    Bell'idea! :clap:
     
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    Molto carina l'idea, mi hai veramente incuriosito! :P
    Devo ammettere che nel secondo in cui ho letto "Kathy reichs" ho pensato: "Cosa c'entra?". Poi però ho fatto 2 + 2 e ho subito capito dove volevi andare a parare :shifty:
    Ammetto che Angela non l'avevo considerata, però, ma scommetto che sarà un piacevole diversivo :P

    CITAZIONE (Polly_83 @ 2/11/2007, 17:06)
    Chissà se nei libri Andy chiama Cathy 'Bones'... perchè per Booth le cose sarebbero molto più semplici se fosse così...

    Dubito fortemente. Se nei suoi libri Brennan facesse chiamare Kathy "bones" da Andy, ammetterebbe che Andy è ispirato a Booth. No, non lo farebbe mai.
     
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  8. Polly_83
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    CITAZIONE (xhio @ 2/11/2007, 17:46)
    CITAZIONE (Polly_83 @ 2/11/2007, 17:06)
    Chissà se nei libri Andy chiama Cathy 'Bones'... perchè per Booth le cose sarebbero molto più semplici se fosse così...

    Dubito fortemente. Se nei suoi libri Brennan facesse chiamare Kathy "bones" da Andy, ammetterebbe che Andy è ispirato a Booth. No, non lo farebbe mai.

    Vero, non lo farebbe. Magari un altro soprannome, ma anche questo non è molto probabile. Booth dovrà cercare di trattenersi dal chiamarla Bones immagino... :P
     
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    strepitosa idea!!

    non vedo l'ora di vedere se booth e angela riusciranno a recitare i loro ruoli!! :lol:

    posta prestoo!!
     
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  10. Romi10
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    idea geniale, prevedo che ci sarà molto da divertirsi fra i tre chi mi incuriosisce di più è brennan chissà come si comporterà? :shifty:
     
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  11. Tangled
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    Ho rivisto in questi giorni l'episodio in questione, ma non avrei mai immaginato una cosa del genere... GENIALE!!!

    ... Aspettando con ansia i nuovi capitoli di tutte le tue fanfiction...
     
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  12. Frencis
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    bello sei grande
     
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    3 PhDs Squint

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    ahahaha!!
    dream è un'idea meravigliosa!!!!
    ma come fanno ad uscirti idee così geniali???

    non vedo l'ora di vedere dove finirà sta cosa, sopratutto con angela in mezzo....
     
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  14. CRIBI82
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    capitolo molto interessante Dream, brava :clap:
    attendo il prossimo, e' una storia che intriga davvero!
     
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  15. pipera
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    interessante questa nuova ff.... e poi davvero sei geniale... ora sono seriamente incuriosita per il seguito....
     
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152 replies since 2/11/2007, 02:41   10042 views
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