CITAZIONE
Non è quantificabile quanto sia meraviglioso il personaggio di Booth. In questa puntata la mia ammirazione raggiunge l’adorazione, davvero.
Iniziamo col vederlo sprizzare entusiasmo da tutti i pori, nello studio di Sweets, per l’ottimo lavoro che sta conducendo e che presto potrebbe portargli i riconoscimenti che merita, con un’aspettativa e una soddisfazione che non ce la fa a non condividere con Bones, nonostante si tratti di un’indagine top secret che non la coinvolge direttamente.
She's my partner, OK?
In un secondo momento lo vediamo, per la prima volta, accanto al fratello minore, Jared. Come lo guarda quando Cam quasi si stupisce che sia diventato un uomo? Con tenerezza, amore, orgoglio fraterno… si affretta a precisare il tipo di ruolo, importante, che svolge al Pentagono, senza invidia, senza competizione… quanto è migliore di lui!!
E quanto mi piace la circospezione nel suo sguardo quando Bones comincia a fare a apprezzamenti sulla struttura facciale del fratello e il modo in cui dice “No” quando Bones fa notare che anche lei potrebbe accompagnare Jared alla serata di gala, prima al laboratorio e, successivamente, in macchina, quando aggiunge: Why would I mind? It's all right, intendendo esattamente l’opposto.
Nella scena della festa Booth non è presente, non fisicamente almeno, perché mentre Jared si pavoneggia e corteggia Bones in modo alquanto stomachevole, il pensiero di Bones corre a Booth: I was thinking how Booth would be bored at a function like this. Tant’è che Jared pensa bene di cominciare a parlare del fratello con quell’odioso tono condiscendente: This kind of event would make Seeley very nervous. I don't mean he's incapable. My brother's very, very capable. It's just... it's like Seeley's afraid of success. He stays in his comfort zone. It drove our dad nuts. Già, grande uomo tuo padre, e grande uomo tu, sicuramente. Mentre lui parla lo sguardo di Bones è stupito e incredulo, non riconosce Booth in quella descrizione, ma si lascia insinuare il dubbio. E poi lui le dà un esempio concreto del fatto di sapere correre dei rischi che il fratello invece sceglie di non affrontare. La bacia, e lei conferma che sì, Booth quel rischio non l’ha mai corso. Lo dice con un sorriso ironico e una punta di rammarico. Sì, direi che Bones in questa puntata, escluse le ultime scene, non l’ho tollerata, ma il peggio ancora deve arrivare, in una delle scene successive, anche se devo dire che anche quando chiede a Cam e Angela come facciano a sapere che non sia Seeley il Booth Lite si è avvicinata in effetti al proprio peggio.
Prima di questa scena però succedono diverse cose, e Booth ne è il protagonista indiscusso.
Pur senza volerlo, fa percepire la sua gelosia a Cam, chiedendole se abbia visto Bones e perché proprio quel giorno abbia modificato le sue abitudini, presentandosi in ritardo al lavoro. Poi c’è una scena importante, quella col colonello della Polizia di Stato. Con orgoglio, dimostrando la sua onestà e rettitudine, Booth rifiuta di scendere a compromessi, dimostra di non far parte di quella gente che si scambia favori per fare carriera, dimostra l’amore per il suo lavoro e per la verità. Ed è veramente da starci male quando, poco dopo, è costretto a mettere da parte tutto questo (questo, e non tanto il suo one shot at glory, come dice alla fine a Bones, sminuendo anche in questo caso il suo sacrificio, dopo averlo fatto anche con Cam, anzi tentando di insabbiare tutto, da principio) per togliere dai guai il suo stupido fratello che si mette alla guida ubriaco e che poi pensa di risolvere tutto con un paio di biglietti per i Capitals. Già, non sa ancora l’ultima cosa che ha fatto Booth per lui, ma sa quel che ha fatto prima, da sempre, essendo per lui un altro papà che lo proteggeva da quello vero e che l’ha sempre considerato e sempre lo considera un bambino, non capendo appieno che questo si chiama amore, amore cieco appunto, che ti fa vedere le cose per come le senti e non per quelle che sono. Anzi si lamenta: “Non c'e' niente di peggio di qualcuno che pensa sempre di aver ragione e poi ce l'ha davvero”.
Ecco che poi arriva la scena in cui Bones dà veramente il suo peggio. Chiede a Booth cosa sia successo al suo caso antimafia e dalle parole di Booth trae erroneamente la conferma di ciò che le ha detto prima Jared, comunicando a lui, col suo atteggiamento, la sensazione che lo ritenga un fallito. Gli dice che “In antropologia, i maschi tendono a collocarsi in una gerarchia. Non c'e' niente di male nel non essere in cima alla gerarchia”, implicitamente confermandogli quella sensazione e alimentando la sua rabbia per non essere stato compreso e anzi infinitamente sottovalutato dalla donna la cui opinione gli sta più cuore di quella di chiunque altro.
Eppure, nonostante tutta questa rabbia, nelle scene successive dimostra di non portarle rancore, nel suo cuore c’è solo il dispiacere per quella valutazione così sbagliata e ingiusta. Quando lei dice People make stupid, irrational decisions, lui sottovoce, quasi si giustifica They act from the heart sometimes, Bones. It's not a crime. Si giustifica! Per essere stato generoso ed essersi messo, per l’ennesima volta, in secondo piano!
Nella scena con Cam e Sweets Bones continua a dimostrarsi ostinata, dice che Jared le piace e che comunque vuole le prove di quel che quei due stanno cercando di fargli capire. Vuole le prove? E che prove aveva per credere alle idiozie di Jared? Ha la prova più importante, tutti i giorni, da anni, sotto gli occhi, non le viene il dubbio che stia dicendo una stupidaggine dopo l’altra e accumulando errori su errori nei confronti di quell’uomo?
Poi c’è la scena al bar con Jared, in cui finalmente si rende conto del grave torto fatto a Booth. Sì, grande Bones in questa scena, ma non mi sta bene che abbia anche solo per un istante creduto a quel che diceva Jared.
Nella scena successiva, in macchina, prima di scoprire chi è l’assassino, Booth dimostra ancora una volta la sua gelosia, rifiutandosi di ascoltare Bones quando crede che gli stia per parlare di Jared, poi ancora la scena in cui lei rimane ferita. Ancora, nessun rancore, nessuna recriminazione, nessun tentativo di farle cambiare ide,a di autopromuoversi, gli basta essere quello che è. Questo è amore allo stato puro e questo è un UOMO, tutto maiuscolo.
Finalmente gli arriva il giusto riconoscimento, nelle parole del brindisi in suo onore. Tutto perfetto. Alla buon’ora, Bones.
Bellissima anche la scena immediatamente successivo, in cui Booth e Bones parlano di quel che è successo e lei cerca di fargli capire che non deve sentirsi responsabile per l’incoscienza e la stupidità del fratello. Come al solito, Booth si carica sulle spalle il peso di chi ama e si accolla la responsabilità di ciò che succede. Addirittura si vergogna perché pensa che sia colpa sua se Bones è rimasta ferita. Per fortuna poi riesce a capire che il suo atteggiamento non fa crescere Jared, non gli è utile e fa solo male a se stesso. Si rende conto che Jared è un idiota. Un idiota che ama. Ma sempre un idiota. E se ci sarà sempre lui a risolvere i suoi casini, sempre idiota rimarrà.
L’ultimo frammento, con loro due sulla panchina, l’ho adorato, davvero vicini, finalmente, dopo una puntata di incomprensioni.
Voto 10