BST Round 6: 1x21

Il reduce sulla tomba

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    Autore: Kew08
    Titolo: Quella carezza della sera
    Pairing: B&B
    Rating: Per tutti
    Summary: I'm talking about being there for him, knowing when a simple touch is enough.
    Disclaimer: I personaggi citati in questa fanfiction non mi appartengono, ho solo preso liberamente spunto dalla serie "Bones" di proprietà della FOX.


    Quella carezza della sera


    Sdraiato sul letto, al buio, con un braccio a coprire gli occhi, Booth scontava i brutti pensieri che quella terribile giornata gli aveva procurato.
    Frenare il dolore e il senso di colpa era stato impossibile davanti a quelle lastre bianche che lo catapultavano con forza in un passato che aveva segnato le pagine più nere della sua storia personale.
    Era tornato tutto a galla, prepotentemente, ricordandogli quella parte di lui che era morta vedendo quel bimbo sporco del sangue di suo padre.
    Ma Hank aveva avuto ragione.
    Parlarne con qualcuno – parlarne con Bones – l’aveva fatto sentire meglio, aveva alleggerito un po’ il peso che portava, perché parte di quel peso se l’era accollato lei, ascoltando e comprendendolo.
    Lei era…
    Interruppe quel pensiero sentendo suonare il campanello, si alzò, ancora al buio, sbattendo poi col piede contro lo spigolo della porta e decidendosi ad accendere finalmente la luce mentre soffocava un’imprecazione tra i denti.
    Aprì e, vedendo Bones, non poté trattenere un sorriso a metà tra felicità e malinconia.
    “Ti disturbo?”, chiese lei. “Forse avrei dovuto avvertirti…”
    Lui si fece da parte lasciandola passare. “Non mi disturbi affatto! Penso che questa sera stare da solo non fosse davvero la cosa più consigliabile”.
    Abbassò gli occhi, pentendosi un po’ di quelle parole.
    Si era già esposto troppo con lei, qualche ora prima, raccontandole cose che mai aveva rivelato ad anima viva, sensazioni difficili da capire e da gestire perfino per lui, che le viveva in prima persona. In quel momento si sentiva vulnerabile e un po’ a disagio, anche se era davvero felice che lei fosse lì, a casa sua, con lui.
    Lei sembrò capire questo suo stato d’animo e non accennò minimamente alla giornata appena trascorsa e alle cose che le aveva rivelato.
    Gli lanciò un sorriso disarmante e sventolò ciò che aveva in mano per farglielo notare.
    “Quando sei venuto a casa mia e hai ispezionato la mia collezione di cd ti è sfuggito questo… La colonna sonora di Ombre Rosse, il primo film di John Wayne… Ho pensato che potremmo ascoltarlo insieme visto che piace ad entrambi… E ho affittato anche il dvd…”.
    Era quasi timida mentre proponeva come passare la serata e a Booth questo fece molta tenerezza.
    Le sorrise. “Accetto solo a patto che tu mi faccia le imitazioni delle battute più significative”.
    “Puoi scommetterci il sedere, gringo”, promise lei, nel tono che, nei suoi progetti, avrebbe dovuto ricalcare quello di John Wayne.
    Lui aggrottò le sopracciglia, perplesso.
    “Hai ragione…”, assentì lei, “John Wayne era americano, non avrebbe mai chiamato nessuno gringo… Puoi scommetterci il sedere, bello”, si corresse, con lo stesso tono di prima.
    Booth si rassegnò, sospirando divertito.
    Mise su il dvd e prese delle birre fresche dal frigo, accompagnate da varie schifezze indispensabili durante la visione di un film… pistacchi, noccioline… perfino le caramelle gommose di Parker… che avrebbe dovuto ricomprare, perché le stava mangiando tutte lui.
    Si sedettero per terra, le schiene appoggiate al divano, sul tappeto il loro piccolo party improvvisato.
    Bones cercava di mettere da parte le bucce della frutta secca per non creare sporcizia, lui le dava piccole botte sulle mani per farla stare ferma: “Lascia stare! Dopo pulisco io…”.
    Intanto le immagini del film scorrevano sullo schermo.
    “Ehi, questa scena è fantastica”, gli disse Bones, agitando la birra che aveva in mano e facendone fuoriuscire qualche goccia. “Oh cavolo!”, esclamò, afferrando un tovagliolo per pulire.
    “Vuoi stare ferma?!”.
    “Ma è sporco!”.
    “Io sono un casalingo perfetto”, ammiccò lui. “E tu devi farmi l’imitazione di questa scena”, disse, indicando le nuove immagini sullo schermo.
    “No, di questa no!”.
    “Sì, di questa sì!”.
    “No!”.
    “Hai promesso”, le ricordò lui. “Devi farlo, mi ci sono giocato il sedere!”.
    Lei sorrise rassegnata, consapevole che ogni promessa è debito: “A trovare un'altra moglie si fa presto. Ma una cavalla come quella io non la trovo piu'”, recitò, con la solita voce gracchiante, stavolta meno convinta. “Questa battuta può piacere solo a un uomo”, si lamentò poi.
    “A me non piace”, confessò Booth. “Volevo solo sentirla dire da te”, disse, ridendo.
    Lei lo fulminò con lo sguardo ma poi si unì alla sua risata.
    Continuarono così tutta la sera e quando il film terminò misero su il cd con la colonna sonora.
    “120”, disse a un certo punto Booth, con fare pensieroso.
    “120 cosa?”, chiese lei, confusa.
    “120 chili! Il tuo peso. L’hai detto tu che so leggere nel pensiero! Ho indovinato, vero?”.
    Assolutamente indignata, lei afferrò un cuscino dal divano e cominciò a colpirlo con forza, mentre lui tentava di schivare i colpi sghignazzando senza ritegno.
    Alla fine si accasciarono entrambi contro il divano, esausti e divertiti.
    Bones soffiò via una ciocca di capelli che le era ricaduta sulla bocca.
    Lui si soffermò a guardarla con gratitudine per quello che aveva fatto per lui quella sera.
    Era stata perfetta. Era stata semplicemente se stessa, facendolo essere semplicemente se stesso.
    Lei si accorse di quello sguardo e si soffermò a sua volta a guardarlo.
    Spontaneamente, con naturalezza, gli accarezzò la guancia con le nocche della mano e lui ne seguì il movimento spostando leggermente la testa per incontrare meglio il suo tocco.
    Angela aveva ragione, pensò Bones.
    Era bastato essere lì, per lui.
    Era bastato un semplice tocco per farlo sentire bene.
    E anche lei si sentiva meglio.
    Leggera, come una carezza nella sera.

    Edited by omelette73 - 27/7/2009, 09:21
     
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12 replies since 20/7/2009, 07:54   658 views
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