BST Round 6: 1x21

Il reduce sulla tomba

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    Autore: elo_93
    Titolo: Un giorno migliore
    Pairings: B&B
    Rating: Per tutti
    Disclaimer: I personaggi citati in questa one-shot non mi appartengono, ho solo preso liberamente spunto dalla serie "Bones" di proprietà della FOX
    Summary: - Booth, vedrai. Vedrai, domani sarà un giorno migliore. Per te, per me, per tutti…


    Quel caso era stato particolarmente difficile da gestire.
    Si erano verificate diverse discussioni all’interno del team.
    Angela e Jack, Booth e Bones.
    Zack si era ritirato, come sempre, nella scienza e non si era lasciato influenzare dal delicato argomento che tutti si erano trovati ad affrontare.
    La guerra.
    Da sempre materia di dibattiti e tragiche notizie.

    Hodgins, con le sue teorie di cospirazione, aveva colto la palla al balzo per far avvalere le proprie ipotesi.
    Angela, per contro, non sopportava più quell’atteggiamento e avevano finito per urlarsi contro.

    Booth era stato toccato da vicino. Combattendo nell’esercito come cecchino, non poteva essere obiettivo completamente.
    Bones aveva visto i danni causati dalle guerre nei Paesi sottosviluppati, che si ritorcono contro la popolazione. Aveva lavorato su corpi di bambini, di donne, di tanti. Forse di troppi.

    Jack aveva trovato il coraggio di chiedere scusa ad Angela, capendo così che doveva solo abbassare la sua voce ed ascoltare gli altri.
    E per quanto riguarda Booth e Bones?

    Al funerale della vittima, Devon Marshall, lui le aveva rivelato un episodio importante della sua esperienza militare.
    Aveva ricevuto l’ordine di uccidere un uomo: niente di più semplice. Lo aveva già fatto. E bastava solo premere quel grilletto. Una insignificante leva che toglieva la vita a chiunque fosse sulla linea di tiro.
    L’obiettivo si era recato al compleanno del figlio di sei o sette anni.
    Poteva ancora ricordare la musica e l’espressione del bambino. Cambiato per sempre.
    Nessuno sapeva da dove fosse partito lo sparo, ma tutti sapevano perché.
    Ripensava a Parker, il cuore pieno di mille emozioni. Tristezza, pentimento.

    Inaspettatamente lei gli aveva posato una mano sul braccio.
    ‘Una carezza può fare molto’. Questo era il consiglio che Angela le aveva dato. La voce della sua coscienza, la sua migliore amica.
    Quel gesto, se pur semplice, valeva molto. Per entrambi.

    - Booth, se vuoi possiamo passare da Sid… Forse mangiando qualcosa ti tirerai su il morale.
    - No, voglio solo andare a casa. Ho bisogno di quattro mura che mi circondino.
    - Ok. Ma guido io.
    - D’accordo.
    Si recarono al SUV dell’agente. Questo si buttò sul sedile, stanco sia moralmente che fisicamente per quella giornata.
    Guardava fuori dal finestrino, ma non vedeva niente. Solo la sua immagine riflessa.
    Dopo pochi isolati, Bones accostò e spense il motore.
    Rimasero così, soli nel silenzio dell’abitacolo.
    - Bones, per ciò che ti ho detto prima…
    - Non penso che tu sia un mostro, Booth.
    - Grazie. E allora cosa pensi di me?
    - Penso che tu sia un uomo fedele alla propria patria, un buon padre, un buon partner, ma soprattutto un ottimo amico e un grande uomo.
    - Grazie… - disse buttando fuori l’aria, come un sospiro.
    - Comunque, siamo arrivati.
    Lei stava per scendere, una mano sulla maniglia e un piede pronto a toccare l’asfalto.
    Booth le afferrò un braccio.
    - Resta qui con me, Temperance.
    - D’accordo, Seeley.
    Il suono di quei nomi usati in rare circostanze, li fece sorridere.
    L’agente si fece di nuovo serio.
    - Resta qui con me, per sempre.
    Non l’aveva mai guardata così. Era uno sguardo che penetrava fino alle ossa.
    - Scusa, non avrei mai dovuto dire questo.
    Si sentiva strana. Non aveva mai provato niente del genere in tutta la sua vita.
    - No, forse no.
    Non era agitata, o contrariata. Solo comprensiva, i lineamenti dolci, rilassati.
    - Booth, vedrai. Vedrai, domani sarà un giorno migliore. Per te, per me, per tutti…
    - Un giorno migliore… - Si ripeté lui a bassa voce, come per trattenere quelle parole dentro sé per l’eternità.
    - Sì. Decisamente un giorno migliore.
    Si volò per guardarla. Non era mai stata così bella. Le posò delicatamente un bacio all’angolo della bocca.
    - Sì, migliore.

    Edited by omelette73 - 27/7/2009, 09:23
     
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12 replies since 20/7/2009, 07:54   658 views
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