BST Round 7: 1x22

Il volto dell’assassino

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  1. omelette73
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    Autore: Cris.Tag
    Titolo: La fiaba di Angela
    Rating: per tutti
    Pairings: B&B, Angela
    Summary: Sleep tonight and may your dream be realized.
    Disclaimer: Non mi appartiene niente.

    A mille ce n’è nel mio cuore di fiabe da narrar …
    Venite con me, nel mio mondo fatato per sognar …
    Basta un po’ di fantasia e di bontà
    .

    “Voglio raccontarti una cosa, zuccherino, ed è una cosa che sono sicura che ti piacerà tanto.
    Tanti anni fa … no, non poi così tanti effettivamente, ma ogni fiaba che si rispetti inizia così. E questa è indubbiamente una fiaba. Beh, dicevamo … tanti anni fa c’era una bella principessa di nome Temperance e un principe coraggioso di nome Seeley. La principessa era cresciuta in un castello tutta sola per lungo tempo e aveva combattuto da sola contro un drago …”
    “Angela, lo sai che i draghi non esistono, vero?”
    “Bren, senza offese, ma questa è la mia storia. Tu pensa a guidare. Dicevamo … ah, sì. La bella principessa era cresciuta tutta sola in un castello che stava al limitare del bosco. Devi sapere che nelle profondità del maniero c’era una sala con tantissimi libri di scienza e alchimia e, puoi scommetterci pasticcino, lei li aveva letti tutti. Quelli che parlavano d’amore giacevano in un angolo pieni di polvere. Temperance era una persona estremamente intelligente, amava tanto leggere ed era curiosa di conoscere un sacco di cose. Per una maledizione del mago cattivo, che si chiamava McVicar, non aveva più i genitori. La sua mamma era morta tanto tempo prima e il suo papà invece era fuggito lontano . Ogni tanto riceveva qualche lettera da suo fratello Russ ma lei non le leggeva mai. Quindi non aveva nessuno che le ricordasse di uscire a guardare il cielo ogni tanto, a parte la sua fantastica amica di nome Angela, che poi sarei io, che si preoccupava anche di portarle qualcosa da mangiare e di farle conoscere qualche bel ranocchio da baciare.”
    Sentì lo sguardo dell’amica su di sé e lo ricambiò con un sorriso “licenza poetica, Bren.”
    Proseguì, non doveva guidare e il traffico non le interessava.
    “Un bel giorno però passò di lì un bellissimo principe, forte e coraggioso. Aveva sentito parlare della principessa, che nessuno però aveva mai visto. Seeley, che non aveva paura di niente, volle conoscerla a tutti i costi.”
    Un gridolino di approvazione le fece capire che quella era la strada giusta e che il suo ascoltatore era pienamente soddisfatto.
    “Indossava un’armatura scintillante, segnata dalle numerose battaglie che aveva combattuto. Cavalcava con destrezza il suo cavallo nero di nome … Cruiser. Il principe voleva aiutare la principessa perché una fata buona gli aveva detto che si trovava in pericolo, ma la giovane donna non voleva essere aiutata da nessuno. Bussò invano al portone del castello fino a quando non la convinse a farlo entrare. Forse erano stati quegli occhi colore del cioccolato …”
    “Angela, non può ancora mangiare il cioccolato, è una cosa che non conosce. ”
    “Bren, tu come li definiresti gli occhi di Booth?”
    “Intensi.”
    “Appunto. Credi che capisca di più il termine cioccolato o il termine intenso?”
    “Preferisco l’oggettivazione e la concretezza. Quindi li definirei marrone scuro.”
    “E così si perde tutta la magia … lascia fare a me. Allora, stavamo parlando degli occhi del bel principe, così scuri e profondi come il cioccolato che la principessa ne fu incantata. Era turbata dal giovane che era appena entrato nella sua vita ma non sapeva come comportarsi con lui. Nei suoi libri non era scritto niente del genere. Sapeva solo che si poteva fidare di lui e credimi quando ti dico che sono scoppiate subito le scintille fra quei due!”
    Il piccolo batté le mani divertito.
    “La vuoi sentire la storia del mago? Devi sapere che il mago McVicar aveva rapito la regina Christine e le aveva fatto tanto male. Il re Max era andato in suo soccorso, ma era caduto vittima di un incantesimo, per cui vagava per il reame, ma nessuno lo poteva riconoscere. Allora McVicar
    aveva aspettato che la principessa diventasse grande per andare da lei e rubarle il reame.”
    “Mama?”
    “Sì, tesoruccio, la principessa Temperance.”
    “Ooooooh.”
    “Devi sapere che il principe Seeley e la principessa Temperance erano diventati buoni amici. O almeno questo era quello che dicevano a tutti , anche se la cara Angela aveva già capito che qualcosa bolliva in pentola. Una sera sentirono bussare alla porta del castello e si trovarono di fronte il mago McVicar che era venuto per reclamare tutti i possedimenti della bella principessa. Solo che si era vestito come un povero contadino che con tutti i suoi maialini era in cerca di un riparo per la notte. Seeley e Temperance lo fecero entrare, ma la fata buona era comparsa al principe e gli aveva raccomandato di non fidarsi di lui perché in realtà era il mago McVicar.
    Allora Seeley e Temperance andarono da lui per combatterlo con le loro armi: il principe aveva indossato la sua scintillante armatura e Temperance invece, che aveva letto molti libri e che sapeva tutto sui maghi, andò con lui armata di tutte le sue conoscenze. Seeley combatté contro i suoi maialini che il mago aveva trasformato in soldati e quando li sconfisse tutti si ritrovano loro tre soli.
    Il mago cattivo si trasformò ancora in un topo, ma venne presto scoperto e non poté più nascondersi perché la bella Temperance gli aveva messo di fronte uno specchio che rifletteva la verità. Il mago McVicar allora si mise a piangere come un bambino.”
    “Ino?”
    “Sì, bravissimo, come un bambino. Di fronte allo specchio non poté fare altro che raccontare tutta la verità. Disse alla principessa dove si trovava suo fratello, il principe Russ, e cosa aveva fatto al re Max. E poi, alla fine, tornò ad essere quello che era in realtà, e cioè solo un maiale con un grosso naso e una coda piccola piccola. Allora il principe Seeley lo fece portare nelle segrete del castello e fece buttare via la chiave. Nessuno avrebbe più sentito parlare di lui.”
    “Paaaa.”
    “Il principe Seeley promise così alla principessa che non l’avrebbe abbandonata mai e che sarebbe sempre stato al suo fianco a vigilare come un buon amico. Ma questa è un’altra storia che ti racconterò quando sarai più grande. Ti basti sapere che Seeley avrebbe fatto qualsiasi cosa per veder sorridere la sua bella principessa e solo dopo molte avventure è riuscito a farsi dare la chiave del suo cuore.”
    Abbassò la voce per sussurrare all’orecchio del terzo occupante della macchina “E la zia Angela gli ha dato quelle della sua camera, così, per fare più in fretta.”
    “Cosa gli hai detto?” chiese Brennan preoccupata.
    “Niente di particolare, Bren. È solo una storia.”
    Riuscì a trovare parcheggio poco distante dall’ufficio di Booth.
    “Ange, ci metterò solo un secondo. Potresti rimanere in macchina con Matthew?”
    “Vai tranquilla, ci stiamo divertendo un sacco qui dietro, vero?”
    Il piccolo batté le mani le mani divertito.
    L’antropologa forense si voltò per guardare la sua amica che si occupava del figlio. Non avrebbe mai pensato di trovarsi in una situazione del genere, anzi, si ricordava ancora di quando aveva pensato di non volere dei figli. Prima di scendere non poté fare a meno di prendere la piccola mano che lui le stava tendendo per baciarla.
    “Non ti preoccupare. Gli stavo raccontando di quella volta che il principe ha aiutato la principessa a trovare suo fratello, a sconfiggere il cattivo di turno e a scoprire che il padre era ancora vivo. Vai tranquilla, la storia a questo punto si fa interessante.”
    Il piccolo Matthew era tranquillo e decisamente in mani sicure.
    Mentre aspettava l’arrivo della sua amica e di Booth, Angela proseguì nel suo racconto.
    “La principessa per ringraziare il principe gli ricamò delle magnifiche parole su una stoffa pregiata, che il principe portava sempre con sé, ripiegata in una piccola tasca vicino al suo cuore. Vuoi sapere cosa c’era scritto? Lo vuoi sapere pulcino? Hai delle manine così morbide che non posso dirti di no! La principessa aveva scritto al mio caro amico e compagno d’avventura, il principe Seeley.”

    “Dov’è il mio campione?” La portiera si aprì e rivelò la faccia sorridente di Booth nel vedere il proprio figlio. Iniziò a solleticarlo e il bambino rise felice. “Pa pa pa pa!”
    “Sì! Il tuo papà è arrivato! Cosa stai facendo con la zia Ange?”
    “Uh!”
    “Stai facendo il bravo ometto?”
    “Ih.”
    Proseguì in una serie di effusioni che fecero sorridere felicemente Angela.
    Dietro alla scorza dura di molte persone era facile trovare un gesto d’affetto.
    E Brennan e Booth erano decisamente diventati pazzi per quel piccolo esserino.

    Accompagnarono a casa Angela che, prima di scendere diede un bacio leggero sulla fronte del piccolo Matthew. Quando vide che il bambino accanto a lei iniziò a sbadigliare abbassò il tono di voce e gli sussurrò in un orecchio “Hai sonno piccolo? Tranquillo, dormi pure. La prossima volta ti racconterò un’altra storia sui tuoi genitori.”

    Finisce così, questa favola breve se ne va …
    Ma aspettate e un’altra ne avrete.
    C’era una volta, il canta fiabe dirà
    E un’altra favola comincerà
    .

    Edited by omelette73 - 3/8/2009, 09:05
     
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12 replies since 27/7/2009, 08:11   586 views
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