BST Round 7: 1x22

Il volto dell’assassino

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. omelette73
        Like  
     
    .

    User deleted


    Autore: mary1983
    Titolo: La promessa nei tuoi occhi
    Pairing: Brennan alle prese con delle riflessioni . . . e Booth
    Rating: per tutti
    Summary: Mentre lo guardava negli occhi, Brennan capì che era giunto il momento di lasciarsi il passato alle spalle
    Disclaimer: I personaggi citati in questa fanfiction non mi appartengono, ho solo preso liberamente spunto dalla serie "Bones" di proprietà della FOX.

    A casa, Temperance ripensò agli avvenimenti pazzeschi che le erano capitati negli ultimi giorni e che le avevano sconvolto la vita. Tutto era cominciato quando Zack le aveva chiesto di approvare i marker del tessuto di un cranio dell’ennesima vittima sconosciuta proveniente dal limbo, il deposito delle ossa che il laboratorio doveva identificare, per poterlo poi passare ad Angela che avrebbe eseguito una ricostruzione facciale per svelare l’identità della persona in questione. Quando aveva visto la ricostruzione che Angela aveva fatto, era letteralmente andata fuori di testa e se l’era presa con l’amica aggredendola e dicendole che si sbagliava. In cuor suo, però, sapeva che non era così: Angela aveva fatto molte ricostruzioni che, abbinate alla sua esperienza di artista, si erano sempre rivelate corrette e accurate ed era raro che si sbagliasse.
    Non poteva crederci: si era sentita frastornata. Le risposte che da anni cercava erano da sempre state sotto i suoi occhi. Sua madre, o meglio quel che ne restava, si trovava proprio lì al Jeffersonian. Zach le aveva detto che tecnicamente era lì da tanto quanto lei, entrambe arrivate nel 1998. Già tecnicamente. Era quella la parola “chiave”: tecnicamente pensava di riuscire a tenere sotto controllo quelle emozioni che per tanti anni aveva chiuso in un angolo del suo cuore ma che in un solo attimo stavano minacciando di travolgerla e sommergerla. Aveva detto al suo partner, l’agente speciale Seely Booth che pensava si sarebbe sentita meglio una volta che avesse saputo che cos’era successo ai suoi genitori ma ora che una parte di quel mistero lungo quindici anni si era risolto, non le sembrava di sentirsi meglio, anzi tutto il contrario, le sembrava di essere finita sotto uno schiacciasassi. “Ma è sempre una brutta notizia” le disse Booth in un sussurro con quella sua voce dolce e carezzevole. Anche se chiamarla brutta notizia, le sembrava un eufemismo; era come se il suo mondo fosse crollato e, ora, per l’ennesima volta, doveva cercare di raccogliere i cocci della sua vita e andare avanti come aveva sempre fatto.
    Era stata così ufficialmente aperta un’indagine sulla scomparsa dei suoi genitori in cui erano emerse verità per lei dure da affrontare. I suoi genitori erano dei rapinatori specializzati in cassette di sicurezza che si erano aggregati a una pericolosa e violenta banda criminale che seminava il terrore in città negli anni 70. Dopo una rapina finita male in cui ci era scappato, pure un morto, per difendere la loro famiglia, assunse una falsa identità diventando così un rispettabile insegnante di scienze e una contabile. Come se non bastasse, aveva scoperto che uno di quei rapinatori di banche aveva ucciso sua madre, anche se aveva cercato di distorcere la verità insinuando il dubbio che suo padre era una persona malvagia e che era il colpevole di tutto ciò che era successo. Anche suo fratello Russ, che non vedeva da anni, era ritornato nella sua vita per cercare di aiutarla a tirare le fila di ciò che era successo ai loro genitori, e ciò aveva contribuito ad allargare le crepe che si erano create in quel muro che aveva eretto intorno al suo cuore.

    In tutto quel casino aveva trovato il tempo di confidare ad Angela che le mancava molto la sensazione di avere una persona che in ogni momento si preoccupava per lei, di ciò che stava facendo e della sua incolumità, ma era stata immediatamente smentita da Booth che la stava cercando.
    Il pensiero del suo partner la fece sorridere. Aveva notato come in quei giorni fosse più attento e premuroso del solito nei suoi confronti, non che abitualmente non lo fosse solo che le piccole premure che aveva verso di lei si erano intensificate.
    Il bussare alla porta la riscosse dai suoi pensieri. Andando ad aprire Brennan si trovò davanti Booth che recava in mano una confezione di bottiglie di birra.
    Brennan “E tu che ci fai qui?”
    Booth “Passavo da queste parti e mi chiedevo se ti andava di bere una birra?”
    Bones sorrise, sapeva che la sua era soltanto una scusa: voleva vedere con i propri occhi come stava e come si sentiva dopo tutto quello che avevano scoperto in quei giorni e cosa non meno importante, non voleva lasciarla sola con i suoi pensieri.
    Lo fece entrare e si accomodarono entrambi sul divano del salotto.
    Booth “ Bones, troveremo tuo padre e finalmente tutte le tessere del puzzle andranno al loro posto!”
    Bones “Lo so!” gli rispose semplicemente guardandolo negli occhi. Sapeva che era un ottimo agente, conosceva il suo lavoro e inoltre nutriva una fiducia incondizionata in lui. Fino a quel momento era stato una delle poche persone che non le aveva mai mentito. Vicino a lui poteva quasi sentire che cosa volesse dire il calore di una famiglia.
    Aveva trovato i resti di sua madre e Booth era presente.
    Aveva ritrovato suo fratello e Booth era presente.
    Aveva scoperto la verità sulla sua famiglia e Booth era presente.
    Aveva avuto un momento di debolezza quando il tizio che aveva ucciso sua madre aveva cercato di toglierle le certezze che con fatica si era costruita in tutti quegli anni e Booth era presente, pronto a confortarla e a rassicurarla con un semplice abbraccio e delle semplici parole.
    Si avvicinò a lui e poggiò delicatamente le labbra sulle sue. Quel fugace contatto lasciò Booth senza fiato. Gli sembrava di essere investito da una scossa elettrica. Molte volte si era chiesto come sarebbe stato baciare Bones ma adesso che ne aveva l’occasione non voleva rovinare tutto e sembrare avido e le lasciò l’iniziativa. Repentinamente com’era cominciato il bacio finì lasciando a Booth una sensazione di incompletezza ma forse era giusto così non voleva certo approfittare di un momento di debolezza della sua partner … anche se non gli sarebbe dispiaciuto continuare. La voce di Bones lo riscosse.
    Bones “Grazie!”. Il suo grazie voleva dire molte cose che per lei non era certo facile esprimere a parole e lui sembrò intuirlo.
    Booth “A disposizione Bones!” si sorrisero dolcemente.
    Mentre lo guardava negli occhi, Brennan capì che era giunto il momento di lasciarsi il passato alle spalle e cominciare così una nuova fase della sua vita. Con lui accanto, ne era certa, ci sarebbe riuscita.

    Edited by omelette73 - 3/8/2009, 09:06
     
    .
12 replies since 27/7/2009, 08:11   586 views
  Share  
.