TRADUZIONE: (there are more than only) Two Sides to Every Story di obrien_blue

romance, PG-13, B&B, spoiler 5 stagione

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  1. omelette73
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    FF Originaria: (there are more than only) Two Sides to Every Story
    Autore: obrien_blue
    Traduttore: omelette73
    Pairing: B&B.
    Spiler: spoiler per la 5 stagione
    Disclaimer: Sallie Mae (è una società che fa prestiti agli studenti) mi possiede.
    Rating: per tutti
    Summary: Non sono dell’umore per fare riassunti. Odio farli, perché di tutte le cose di cui sono stata accusata nella mia vita, la brevità non vi rientra. Dirò questo, strutturalmente, sebbene sia lineare, questa è una delle cose più strane che abbia tentato di fare, credo. Quindi, sapete, è così. Il che probabilmente non ha alcun senso. Sono abbastanza sicura di avere bisogno di più champagne.



    Il proverbio dice: ci sono due versioni di ogni storia.

    Il proverbio? È sbagliato.

    Normalmente ci sono molte più di due versioni, punti di vista che altri giocatori nella trama non sanno nemmeno di sapere, come il ragazzo all’edicola che ti ha visto ieri o il professore che avevi a biologia al college. Non c’è un infinito numero di persone che abbia un punto di vista su una storia, ma probabilmente è solo perché c’è solo un numero limitato di persone. Le persone non sono infinite; la specie umana, se bisogna credere alla storia scientifica, probabilmente non lo sarà nemmeno.

    I numeri sono le uniche cose ad essere infinite.

    Ma non è davvero il punto.

    Il punto è che ci sono più di due punti di vista di ogni storia, più di due versioni e con così tanti racconti divergenti, non c’è davvero modo di sapere la verità.

    Le persone dicono che tutto ciò che vogliono sapere è la verità.

    Quando le persone lo dicono?

    Mentono.

    Perché quello che vogliono è la versione della verità che più gli si addice.

    Nemmeno le versioni della verità sono infinite, ma potrebbero anche esserlo. Non importa per una singola persona quante versioni della verità ci siano; vogliono quella che vogliono loro, ed il resto è superfluo.

    Ad ogni modo, questa è una lunga strada per dire:

    Ci sono più di due versioni di ogni storia.

    Ma per alcune persone, a volte, sono solo due versioni che contano.

    *

    Sua madre le spazzolava i capelli ogni sera prima che lei andasse a dormire fino a poco dopo che aveva compiuto 10 anni.

    In quei momenti parlavano, di nulla. Sua madre aveva cominciato a farlo perché era una bambina difficile da calmare la sera. Non lo diresti guardandola adesso, ma Temperance era una bambina piena di energia, che rimbalzava da una cosa ad un’altra.

    Lei è un po’ così anche adesso, sempre a lavoro, sempre di corsa da un posto ad un altro. È una scienziata, risolve crimini, una romanziera e questo senza includere tutte le lingue e le arti marziali che conosce o i libri che ha letto o le canzoni che ha ascoltato.

    Nell’età adulta, che è arrivata persino troppo presto, Temperance ha imparato a canalizzare la sua energia invece che spenderla.

    Ma prima che sapesse come farlo, prima che lo imparasse, quello che aveva era sua madre che le pettinava i capelli, a volte intrecciandoli, poi sistemandola nel letto.

    Una sera, mentre la mamma di Temperance le pettinava i capelli in Illinois, la mamma di Seeley stava andando via in Pennsylvania.

    Lui ha 12 anni.

    Pensateci.

    Ha 12 anni.

    È troppo giovane per affrontare qualsiasi cosa.

    È persino meno di quindici anni, specialmente quando sei il più grande ed hai un fratello piccolo e tuo padre è veramente, veramente uno schifo.

    Ma tu hai 12 anni e non sai come fare altro che non sia amare tuo padre, anche se non è buono con te, e non solo ti picchia, non solo ti sgrida, ma non è buono con te. Non ti saluta la mattina, non ti chiede come sia andata la scuola, non fa nulla che in qualsiasi modo possa indicare che gli importi che tu esista o meno.

    Seeley non sa come fare altro che non sia amare suo padre.

    Ma impara, nello stesso momento in cui la madre di Temperance smette di pettinarle i capelli ogni sera.

    *

    Quando compie 11 anni, Temperance si prende la prima cotta.

    Il suo nome è Tyler. Ha gli occhi ed i capelli castani. Divide con lei la sua barretta di Hershey un giorno sul pullman, quando sono seduti uno accanto all’altra.

    Temperance e Tyler.

    Lei ci pensa, lo scrive sul diario che suo padre le ha regalato per il compleanno. Russ nota qualcosa in lei e la interroga a riguardo.

    Questo è quello che fanno i fratelli.

    Lei finisce per offendersi e sbattere la porta della sua stanza mentre Russ ride e sua madre lo ammonisce.

    Mentre Temperance pensa a Tyler, Seeley sta facendo sesso con Janie Thompson.

    Seeley ha 16 anni e piace a molte ragazze, ma non ha mai fatto sesso prima.

    Lui vuole davvero essere un bravo ragazzo, un bravo, bravo ragazzo, ma Janie è così carina e si appoggia contro di lui in quel modo, in quel modo che lo fa sentire come se fosse più alto di tre metri.

    Un modo che gli fa pensare che anche Janie creda che lui lo sia.

    Seeley va abbastanza bene a scuola, è bravo nello sport, è affascinante e di bell’aspetto e un chierichetto in chiesa.

    Tutto quello che vuole è essere un bravo ragazzo.

    Ma per ora, Janie gli fa sentire una diversa sensazione di benessere, un tipo che gli fa dimenticare qualsiasi altra cosa.

    Non dura molto - questo sentimento o altre cose - ma sente, anche solo per un secondo, di essere buono e ci crede davvero.

    È bravo nel credere a molte cose: in suo nonno, Dio, i suoi compagni di squadra, che le persone hanno dentro di loro la bontà.

    Ma non è bravo a credere di essere bravo.

    E questo è davvero un peccato.

    *

    Temperance compie 16 anni una domenica.

    Passa tutto il giorno di fronte alla sua vecchia casa, convinta che i suoi genitori non perderebbero mai il suo sedicesimo compleanno.

    Non arriveranno mai.

    Russ chiama la casa famiglia dove lei si trova e lei dice ai suoi genitori adottivi, quando loro le riferiscono il messaggio, che lo richiamerà.

    Non lo farà mai.

    Aveva deciso, una settimana prima, che quello sarebbe stato il giorno in cui avrebbe smesso di sperare, se non fosse accaduto nulla di buono.

    Non ha senso, pensa, continuare a sperare, la fa solo stare male, delusa, arrabbiata. Ed è stanca di sentirsi così.

    La speranza per lei è ora associata al modo in cui le cose non saranno più le stesse. La speranza era ciò che era la sua vecchia vita, quella con i suoi genitori ed un fratello, e le lotte per il bagno e Marco Polo.

    La speranza, decide, non ha senso.

    Così giura di smettere di sperare.

    Mentre Temperance compie 16 anni, Seeley ne ha ventuno e si è ubriacato nella sua confraternita.

    Ha ricevuto una telefonata oggi, dal reclutatore dell’esercito con cui aveva firmato qualche estate prima.

    Era stato un modo per pagare il college e qualcosa che suo padre aveva fatto e suo nonno prima di lui. Era un Booth e gli uomini Booth firmano per l’esercito.

    Ha fatto il campo di addestramento e tutto il resto, non era stato un grosso problema. Era semplicemente bravo nel fare praticamente tutto quello che gli dicevano di fare e non era stato un grande shock: era atletico ed in ottima forma e mentalmente non potevano fargli nulla che non avesse già fatto a se stesso.

    Era tempo di pace quando aveva firmato.

    Ora non lo era.

    Il reclutatore gli aveva detto che “avevano bisogno di gente come te in tempi come questi, soldato semplice Booth,” e sinceramente, prima che avesse sentito quella paura paralizzante che l’aveva spinto a bere come se fosse il suo lavoro, per almeno un secondo...

    Uno solo...

    Si era sentito bene. Completamente bene. Non aveva mai avuto nessuno che gli dicesse che aveva bisogno di lui. Che lui era il tipo di persona che l’esercito degli Stati Uniti pensava fosse necessario a qualcosa.

    Quindi Booth aveva detto sì. Era entrato nei Ranger appena dopo la laurea. Avrebbe fatto il suo dovere.

    Avrebbe fatto quello che bisognava fare.

    Perché sentirsi necessario lo faceva sentire bene.

    *

    Temperance ha 21 anni e Seeley 26.
    Loro non lo sanno, ma sono a pochi metri di distanza l’uno dall’altro.

    È il volo numero 1027, sono le 14.00 del volo da Chicago per Washington.

    Temperance Brennan è seduta nella fila 22, sedile A. Comincia guardare fuori dal finestrino per la prima parte del volo. Non ha mai volato tanto, ed anche se capisce perfettamente la fisica che c’è dietro, è comunque affascinante vedere le ali che tagliano le nuvole, guardare la terra al di sotto. Comunque non passa molto tempo prima che lei si concentri di nuovo sul lavoro. Deve occuparsi di un altro capitolo della sua tesi e vuole finirlo prima del suo colloquio al Jeffersonian, se possibile.

    Il Jeffersonian è quello che lei vuole veramente. Ha letto degli articoli in proposito, incontrato persone che hanno lavorato lì, parlato con tutti i suoi professori alla Northwestern ed è giunta alla conclusione che è l’istituzione più ragguardevole in cui possa avere l’opportunità di lavorare.

    Significa qualcosa. Qualcosa più dell’essere intelligente, qualcosa più del fatto che le persone sappiano che lei è intelligente, qualcosa di più del diventare la più giovane antropologa forense certificata al mondo.

    Se viene scelta dai migliori, allora questo, è implicito, fa di lei la migliore. Questo è molto importante per lei.

    Essere la migliore.

    Perché se sei la migliore in quello che fai avrai sempre del lavoro da fare.

    Qualcuno avrà sempre bisogno che tu lavori.

    Vedi?

    Temperance non vede, davvero, ma questo è quanto: lavorare per il Jeffersonian significa che hanno bisogno di lei. Che è voluta. Desiderata. Questo a livello professionale, in una meritocrazia, lei avrà provato a se stessa di essere l’individuo più desiderato nel suo campo.

    La più desiderata.

    Lei non la vede in questo modo, ma questo è quello che realmente è.

    Seeley Booth siede nella fila 18, sedile B. è stretto tra un uomo d’affari sovrappeso ed una quindicenne con le cuffiette nelle orecchie.

    Eppure pensa di non essere mai stato così eccitato nella sua vita.

    Non è la prima volta che va a Washington, ma sarà la più importante, perché il Bureau ha deciso che lui è un buon agente.

    Più che buono, in realtà.

    Lui è più che solo bravo in molte cose ormai da un po’.

    I Ranger non sono stati facili, ma in un mondo in cui la maggior parte delle persone fallisce, lui è fiorito. Tutto quello di cui aveva bisogno era qualcuno che gli dicesse esattamente cosa ci si aspettava da lui e lui lo avrebbe fatto.

    Anche se le cose che le persone gli dicevano che si aspettavano da lui non potevano essere chieste a chiunque.

    Quando non c’erano state più missioni da fare ed il suo tempo con l’esercito era finito, lui aveva pensato di avere tempo per guardare quali opportunità avesse, ma l’FBI lo aveva trovato per primo.

    Era stata un’altra volta in cui qualcuno gli aveva detto che aveva bisogno di lui, che si sarebbe trovato bene e che aveva il tipo di talento che avrebbe perfettamente combaciato con la loro missione, era stato una rock star a Quantico: la sua faccia da poker era stata incredibilmente utile, ma lui riusciva a capire qualcuno a miglia di distanza. Riusciva a colpire un centesimo in movimento a cento metri di distanza sudando appena. La sua carriera militare era stata un continuo mettere la sua testa sotto un’incredibile pressione ponendo la sua missione sopra ogni cosa. Ma oltre a questo, piaceva semplicemente alle persone; era il tipo di ragazzo che piaceva, perché faceva sempre una battuta e si ricordava di chiederti un dettaglio della tua vita che una volta gli avevi detto in maniera sbrigativa una sera davanti ad una birra.

    Questo è il tipo di persona che l’FBI vuole.

    Il tipo di persona di cui ha bisogno.

    Perché è questo tipo di persona che riesce ad essere persuasiva riguardo qualsiasi cosa, che può persuadere un sospetto di qualsiasi cosa.

    E avevano bisogno dei loro migliori ragazzi a Washington, perché è lì che c’è davvero l’azione.

    Quindi Temperance e Seeley sono sul volo insieme e non ha alcuna importanza a quel tempo. Perché non si conoscono. Lei lo vede quando scende dall’aereo, nota che è attraente, nel modo in cui probabilmente lo notano la maggior parte delle donne quando lo guarda e poi non ci pensa più. Sono in piedi fianco a fianco al ritiro bagagli e quando lei si allunga per prendere la sua borsa questo è ciò che accade:

    “Ehi, la prendo io.”

    Afferra il borsone dalla cinghia e lo alza con una mano sola, come se non pesasse nulla.

    “Non c’era davvero bisogno di farlo.”

    Lui la guarda in maniera strana. Il suo tono non esprime minimamente gratitudine.

    “Non era un problema.”

    Lui non sa che altro rispondere.

    “Non era un problema nemmeno per me.”

    È irritato adesso. La guarda in faccia, la guarda davvero e allora-

    Allora.

    Ha degli occhi davvero blu.

    È tutto, davvero.

    Sono carini.

    Lei è carina.

    “Scusa.”

    Lui non sa che altro fare.

    Lei solleva la sacca sulla spalla e va via.

    Lui scuote un po’ la testa, aspetta la sua borsa e la prende.

    Lui dimentica il tutto in un’ora.

    L’FBI ha bisogno di lui, dopotutto, e lui è pronto per prendere questo treno.

    *

    Seeley ha 33 anni. Ne compierà 34 tra un mese da oggi.

    Tutto quello che voleva oggi era andare a prendere Parker per il fine settimana e passare la giornata con lui.

    Per non si sa quale ragione, e la ragione non conta, Rebecca non glielo permette.

    Guarda nello specchio, pensando, avvicinandosi ai 34 anni sta invecchiando.

    Non sembra più vecchio, ma ci si sente. Sempre.

    Ha fatto un buon lavoro all’FBI, un dannatissimo buon lavoro. È diventato Agente Speciale due anni dopo essere arrivato all’Hoover e per i 30 anni ha pensato che sarebbe andato alla grande.

    Ma non lo ha fatto.

    C’era stato il gioco d’azzardo. Quella merda doveva finire e lui aveva smesso, ma ancora sentiva la compulsione e odiava le debolezze.

    Le odiava più di ogni altra cosa.

    C’erano stati Rebecca e Parker.

    Non avrebbe scambiato quel tempo con Rebecca con nulla, perché le aveva dato Parker, ma lei continuava a tenergli Parker lontano.

    E Parker? È tutto quello che ha.

    Perché adesso ha 33 anni, quasi 34 e mentre ha avuto alcuni casi buoni, negli ultimi tempi ha sempre meno casi buoni.

    I problemi non interferiscono davvero - può metterli da parte nella sua mente - ma non è comunque di aiuto.

    Ha 33 anni e sente come se avesse bisogno, nel momento in cui ne compirà 34, che qualcosa cambi. Si siede sul divano e pensa al possibile corpo fuori Arlingon.

    Alza il telefono e decide che prenderà il controllo di tutte le sue cose, di tutta questa cosa della vita, perché è bravo nel suo lavoro.

    È bravo in quello.

    Ma vuole essere fantastico.

    E se questo vuol dire che deve ingoiare il suo orgoglio, lo farà con piacere.

    Temperance ha 28 anni e sta controllando le sue e-mail nella sua ultima notte in Guatemala.

    Ce n’è un’altra da Zack: Booth ha chiamato ancora.

    È completamente contraria all’idea di richiamarlo.

    Ha lavorato con lui una volta in un caso e le sue assolutamente scientifiche e razionali conclusioni si erano scontrate con il suo scetticismo e le sue dirette prese in giro.

    Sarà un freddo, freddo giorno all’inferno (non che l’inferno o altre vite nell’aldilà esistano) prima che parli ancora con Seeley Booth.

    Non è altro che un arrogante, accondiscendente, idiota pieno di sé, per quello che può dire, a cui importa più del suo “istinto” che delle vere prove.

    Lei cancella la mail e fa la valigia.

    Ha un volo da prendere domani.

    *

    Seeley Booth ha ancora 33 anni e sta camminando con la sua partner fuori da un cimitero.

    Partner.

    In tutto questo tempo al Bureau, non ha mai avuto un partner fisso.

    Ci sono stati dei ragazzi, quando era un cecchino, con cui ha lavorato in maniera abbastanza regolare, ma siccome era bravo nel suo lavoro, normalmente gli affidavano ragazzi più giovani, qualcuno con meno esperienza, meno capacità, meno istinto.

    Ecco come è stato messo con Teddy.

    Ha lavorato più con Teddy che con chiunque altro. Teddy era bravo, bravo almeno quanto lui, ma il ragazzo era così dannatamente curioso, e non si era abbassato...

    Non si era abbassato.

    Quando Seeley era entrato all’FBI, aveva lavorato con il suo mentore per molto tempo, fino a che il suo mentore era andato a fare da mentore a qualcun altro. Poi c’era stata la squadra speciale e il tentativo di evitare la guida di altri agenti sbagliati e in qualche momento, nel mezzo di questo, Seeley aveva finito per lavorare da solo più di quanto non avesse fatto con altri.

    Non era stato fatto di proposito.

    Eccetto per il fatto che lo era.

    Perché Teddy non si era abbassato, e Seeley sapeva che era stata colpa sua.

    Eccetto che non lo era, ma non sarebbe stato Seeley se lo avesse creduto davvero.

    Temperance, che ha ancora 28 anni, sta ascoltando Seeley che parla e lui dice qualcosa che lui pensa chiaramente che sia divertente e lei anche pensa che sia divertente, ma lo trova anche un po’ terrificante e glielo dimostra.

    Solo un po’.

    Non è sicurissima del perché lo abbia fatto. Non ci ha davvero pensato; è stato solo un riflesso.

    Lui le sorride ed è il primo sorriso che lei abbia mai visto su di lui che non sia usato per affascinare qualcuno o accompagni un commento ironico.

    Lui semplicemente... sorride. Perché qualcosa l’ha fatto sentire bene, immagina.

    Lei sorride di rimando.

    *

    Temperance ha 32 anni.

    È seduta su una panchina per strada. Non fa particolarmente freddo e c’è una tonnellata di spazio sulla panchina. Potrebbe sedere sul bordo della panca se volesse.

    Non vuole.

    C’è silenzio. Booth le ha appena detto che suo padre beveva. Poi ha smesso di parlare ed ha inizato a mangiare la torta.

    Potrebbe esserci stato un tempo nella sua vita in cui non sapeva cosa significasse davvero stare seduta lì, in quel modo, con Booth, dopo che lui le ha detto di suo padre.

    Lo sa.

    Le ha dato qualcosa, una parte di lui. Di tutto quello che lei sa di lui (ed ha messo da parte molte prove, quindi ne sa molto), questo è qualcosa che lui non fa con le persone.

    Con nessuno, davvero.

    Non sente di meritarlo. Non dopo che ha dubitato di lui.

    E lei ha dubitato di lui.

    Non riesce a crederci.

    Dopo tutti i fatti, tutte le prove, tutto il tempo in cui lui ha messo alla prova se stesso, ancora, ancore ancora...

    Lei ha dubitato di lui.

    Si odia per questo e odia un po’ lui per averla perdonata e odia assolutamente Jared, che ha preso in giro entrambi.

    Lo odia per averla baciata, odia che le sia piaciuto, odia essere stata in piedi a parlare con lui tutta la notte, odia che le abbia fatto dubitare di Booth e odia che abbia potuto dubitare di lui.

    Specialmente quando lui non ha mai dubitato di lei.

    Quindi è seduta proprio vicino a lui sulla panchina, il lato delle loro gambe che si tocca, perché la fa sentire meglio.

    Non riesce a riconoscere questa cosa, non veramente, ma ciò di cui ha bisogno è stare seduta accanto a lui e sentirsi meglio.

    Seeley ha 37 anni e 4 ore (anche se lui non sa davvero la questione delle ore; nessuno gli ha mai davvero raccontato del giorno in cui è nato), ed anche lui ha bisogno di stare seduto accanto a Bones.

    Fa male, vedere che lei lo abbia messo così apertamente in doscussione, credere a suo fratello, credere che lui fosse... beh, esattamente ciò che lui pensa di essere la maggior parte del tempo.

    Lui ha sempre pensato che lei lo credesse migliore di così.

    Forse lei lo crede migliore di quanto faccia lui stesso.

    Lui sa di vedere di più in lei di quanto lei non sia capace di fare. Lei ama le persone, anche se non lo chiama così. È più coraggiosa di quanto sia intelligente e questo significa qualcosa. La ragione per cui lavora tanto duramente è che non pensa mai che farà abbastanza di qualcosa.

    Lei è più che abbastanza.

    Quando la guarda e realizza che lei ha veramente pensato che lui fosse qualcuno di minor valore, ha finalmente riconosciuto che la sua opinione contava, più che quella di chiunque altro.

    Perché lei non è semplicemente più che abbastanza.

    Lei è tutto.

    E per una volta è lui quello che non sa cosa significhi.

    Quando un uomo pensa che una donna sia tutto, Seeley penserebbe normalmente che quell’uomo è inammorato di quella donna.

    Lui, innamorato di Bones?

    No.

    Questo non è-

    No.

    Loro lavorano insieme. Sono amici. Si preoccupano l’uno per l’altra.

    Ma essere innamorato di lei?

    Questo non è concesso.

    Questo è qualcosa che non si suppone lui faccia. Qualcosa che non si suppone lui abbia.

    E non funzionerebbe mai. Mai. Lei è... beh, iper razionale sarebbe la definizione. Non è nemmeno minimamente vicina alla normalità, lavora troppo, è completamente all’oscuro di tutto per ciò che riguarda il 90% del mondo e non crede nemmeno nell’amore.

    Come fai ad innamorati di qualcuno che non crede che l’amore sia vero e che si aspetti che funzioni?

    È semplicemente folle.

    E soprattutto, lei ha dubitato di lui. E la persona che ha sempre voluto? Quella che sarà quella giusta, quella donna non dubiterebbe mai di lui.

    Lui vuole semplicemente una persona che non dubiterà mai di lui.

    Ma, aspetta un secondo.

    Aspetta un secondo.

    Pensa a discorso che lei ha appena fatto.

    Sui maschi alfa e gli ornamenti sfavillanti, e-

    Suo fratello. Ecco l’ornamento.

    Lei ha detto che non permetterà mai più al suo sguardo di sviare.

    Lui è seduto al suo fianco, mentre mangia la torta, semplicemente stando con lei ed anche se non è permesso, sta infrangendo qualche sorta di regola, ne è sicuro, lui concede a se stesso, solo per un momento, di pensare a questa cosa, come se fosse una cosa vera.

    Come una cosa vera, lui pensa ad una cosa, al momento in cui si sono baciati.

    Non è affatto stato così romantico come lui ha pensato sarebbe stato il primo bacio con lei.

    Lui si rende conto, seduto lì, accanto a lei, il giorno del suo compleanno, in silenzio, che ha preso in considerazione come sarebbe stato il suo primo bacio con lei. Almeno inconsciamente. Se una persona può farlo.

    Tant’è, è stato più lungo di quanto si supponesse dovesse essere e più breve di quanto avrebbe voluto fosse. Gli piacerebbe dire che è stato sexy, ma non lo è stato, perché c’era Caroline che li stava guardando.

    Ha pensato che la prima volta che l’avesse baciata non ci sarebbe stato nessuno a guardarli.

    Se potesse farlo di nuovo, forse accadrebbe in macchina o, dopo un caso, sul divano di lei.

    Forse accadrebbe proprio qui su questa panchina, dopo che lei praticamente ha detto che era dispiaciuta e lui praticamente le ha detto qualcosa della sua vita che non ha detto a molte persone.

    Comunque non la bacia.

    Perché non si ha una seconda possibilità con il primo bacio.

    E lui, in ogni caso, non è davvero innamorato di lei. Non veramente. È solo la serata ed il suo compleanno e la birra ed il discorso di lei, e la torta, ed il fatto che lei sia ancora seduta lì, in silenzio, nel modo in cui lui ha sempre sperato che qualcuno avrebbe fatto...

    No.

    Non è innamorato di lei.

    Questo non è permesso.

    Ed i bravi ragazzi non fanno le cose che non sono permesse.

    No.

    *

    Temperance ha 33 anni, e sta battendo una storia sulla tastiera del suo computer in una stanza d’ospedale.

    Booth è nel letto di fronte a lei e lei gli lancia un’occhiata una volta ogni tanto.

    Ogni volta che lo guarda, sente una stretta allo stomaco.

    Ecco perché è più facile scrivere per lei.

    Il Booth che vede nella sua testa? Quel Booth sembra essere come è sempre stato.

    Beh, non esattamente. Le sue cravatte sono persino più sgargianti. Pensa che il vero Booth lo apprezzerebbe.

    Tutto questo è cominciato a causa del loro discorso sul bambino.

    Lei era seduta nell’ufficio del dottor Sweets, giocando a quello stupido gioco, ed è stato come mettere insieme i pezzi di un puzzle, uno alla volta. Con ogni parola, da ognuno di loro, lei faceva un collegamento a quella successiva. Alla fine è stato semplice.

    Lei voleva un bambino e Booth sarebbe stato un eccellente compagno genetico.

    Eccetto che.

    Booth le dice, mentre lei si è fatta trasportare, cosa che è sbagliarta secondo lui, che lui non vuole che lei abbia il bambino.

    Questa è l’unica cosa che lei sente; lei è molto più preoccupata per lui.

    E automaticamente, anche lei non vuole più il bambino.

    Così.

    Lei avrebbe voluto il bambino, molto e più di ogni altra cosa. Ha già cominciato a pensare a come sarebbe stato il bambino. È probabile che avrebbe avuto gli occhi castani, come Booth. Loro hanno entrambi i capelli di diverse sfumature di marrone, i suoi sono un po’ più tendenti al rosso, quindi avrebbe potuto andare in quella direzione. Entrambi sono più alti della media, nessuno dei due è minimamente vicino ad avere un struttura piccola. È probabile che il bambino avrebbe condiviso queste caratteristiche.

    Lei era veramente un genio, e mentre Booth non lo è, ha chiaramente un’intelligenza sopra la media, quanto sopra la media lei non saprebbe dirlo. Lui ha inoltre qualità come la gentilezza, il coraggio, l’empatia ed un istinto protettivo che francamente a volte la infastidisce, eppure, questi sono tutti tratti desiderabili per il suo bambino.

    Lei ha detto ad Angela che, statisticamente, poteva ad avere un bambino eccezionale.

    Ma con Booth letteralmente nel mix, il suo bambino non sarebbe stato, senza alcun dubbio, meno che spettacolare.

    Ma questo non è il motivo per cui evita la verità quando Booth le dice che non vuole che lei abbia un bambino.

    Non è molto sicura del perché non voglia più il bambino.

    Forse è questa situazione. Vedere Booth nel letto, che non si sveglia, le ricorda l’innata instabilità degli essere umani. Persino Booth, la persona più affidabile che conosca, non può ignorare la malattia. Non più di quanto possa ignorare folli sequestratori. Non più di quanto possa evitare le pallottole.

    Non più di quanto possa evitare la morte.

    Per quando la storia è finita, lei decide di gettare tutto, di dimenticarsene se può. Il tutto non ha nemmeno troppo senso, è alimentata dalla paura, e dalla disperazione e, onestamente, dalla speranza.

    Lei deve ammettere con se stessa che quello che sente è la speranza.

    Per quanto sia irrazionale, e assolutamente non positiva, e abbia promesso a se stessa che non vi avrebbe più ceduto, c’è questa cosa, quest’unica cosa, che ancora la sostiene.

    La speranza che lui si svegli.

    Seeley ha esattamente 37 anni e mezzo quando si sveglia, per non parlare di quelle ore di cui non sa nulla.

    E quando si sveglia ci sono molte cose che non sa e che capisca. È stordito, ed il suo cervello si sta ancora rimettendo, ed è pieno di medicine, ma quello che sa, quello che sa, è questo:

    La prima persona che vede è la prima che vuole vedere.

    Lei è sempre la prima persona che vuole vedere.

    Mentre le settimane passano, lui realizza che stava sognando durante il coma, probabilmente influenzato dal libro che lei stava scrivendo e leggendo incosciamente ad alta voce.

    Il suo leggere ad alta voce gli ha permesso di pensare ad una vita con lei che davvero non gli sarebbe dispiaciuto avere.

    A voce alta – concesso: avete colto? (n.d.t. gioco di parole impossibile da rendere tra le parole “aloud e allowed”) sembrano la stessa cosa (questo è quello che si chiama un omonimo), e... ad ogni modo.

    Anche se era un sogno, non lo ha reso meno vero.

    Nella sua testa la storia era chiara, perfettamente chiara.

    Lui era qualcuno che amava. Qualcuno che era amato a sua volta. Nel suo sogno non era l’assassino, ma avrebbe potuto esserlo e non ci avrebbe nemmeno pensato su. Quando l’ha baciva, riusciva a ricordare la dolce sensazione delle sue labbra, mista alla delicatezza del suo rossetto. Poteva sentire l’odore del suo profumo e del suo shampoo.

    Era un sogno, tutto un sogno.

    Ma ciò non lo ha reso meno reale.

    Lo ha fatto sentire bene. Anche se era qualcosa che non si supponeva lui dovesse fare, qualcosa che non gli era permesso fare (ed i bravi ragazzi non fanno le cose che non sono permesse), lo ha fatto sentire bene in diversi modi, in un modo in cui lo ha fatto sentire bene semplicemente esistendo, che non c’era nulla di meglio che stare lì, con lei, per lui, per stare bene.

    *

    Ci sono più di due versioni di una storia.

    Ma in questa storia?

    Ma ce ne sono solo due che contano.

    Ce n’è una che spera. È sciocco e irrazionale e basato su nient’altro che le parole di Booth, sulle promesse di Booth, sulle affermazioni di Booth totalmente categoriche che, c’è qualcuno per ognuno di noi, tutto accade prima o poi, c’è più di un solo tipo di famiglia...

    E c’è quello che vuole essere buono. Quello che comincia a credere di esserlo, basandosi sulle non giochi a fare il guerrieo. Tu sei un guerriero. Ogni giorno. Sei fatto di un’ottima pasta. Stai dicendo qualcosa di carino?/No./ perché sembrava come se tu stessi dicendo qualcosa di carino... di Bones.

    Anche le altre persone vedono queste cose.

    Angela li vede, li ha visti fin dall’inizio, e per questa ragione non ha mai fatto il filo a Booth.

    Hodgins li vede, ha persino sentito cose come ho visto quello di cui Booth è capace, lui ha visto la speranza che Booth ha fatto sentire a Brennan.

    Cam li vede, e dirà a Booth che, basandosi su di loro, lui è innamorato della dottoressa Brennan, perché lo è, e lei lo conosce quasi meglio di ogni altro, forse non bene quanto Brennan, ma probabilmente meglio di quanto lui non conosca se stesso.

    Sweets li vede, e capisce immediatamente che sono innamorati, ma che non lo sanno e che entrambi hanno bisogno di capirlo prima che accada qualsiasi altra cosa. Entrambi debbono capirlo. E Sweets, più di ogni altro, probabilmente comprende la versione di questa storia al meglio.

    Non importa che tutti possano sapere cosa questo significhi, perché loro non lo sanno.

    E che cosa ho continuato a dirvi?

    Ci sono più di due versioni di una storia.

    Ma in questa storia, ci sono solo due versioni che contano.

    E questo è il motivo:

    Temperance sta per compiere 34 anni.

    E Seeley, che ha compiuto quattro mesi fa 38 anni, 12 giorni e 3 ore e mezzo sta ancora cercando il regalo per lei.

    Non è che abbia appena cominciato. È stato ovunque. È stato in libreria, nei negozi di vestiti da donna, nelle gioiellerie, nei grandi magazzini, è stato... Cristo, è stato ovunque.

    Eccetto che.

    Non è stato in un negozio di dischi.

    Onestamente, pensa, sai, Bones ha milioni di CD, ed un iPod, e potrebbe comprare ogni canzone/album che volesse, e cosa diavolo compri ad una donna che potrebbe comprare e vendere il tuo sedere?

    (anche se lui sa che a lei non importa, e veramente, non importa nemmeno a lui; molti ragazzi ne sono probabilmente intimiditi, dai soldi, e dalla fama, ma lui no. Nella loro relazione lui è l’uomo e lei ce lo fa sentire, ce lo fa sentire, anche se lei è un diavolo di tornado, cosa che lui ha imparato a sue spese, ed è anche una buona tiratrice, ma gli permette ancora di mettere la mano sulla sua schiena, il braccio intorno alle sue spelle, il suo corpo tra lei e la strada quando sono sul marciapiede.)

    Ad ogni modo.

    Lui ha questo problema del regalo, e non sa davvero cosa fare in proposito.

    Fino a che.

    Sta camminando per strada, e vede un negozio di dischi.

    Un vero negozio di dischi, non uno con i CD e... gli viene questa idea.

    *

    Temeprance ha 34 anni esattamente da un secondo.

    Lei lo sa, perché qualcuno le ha effettivamente raccontato la storia. Max l’ha portata a pranzo oggi e le ha detto tutto di lei, non per la prima volta. Ci sono molte cose che non sa di suo padre, molte critiche che può muovergli, ma una di queste non è che lui non la ami.

    Booth glielo ha insegnato; che tutti gli errori fatti da Max vengono per lo più dal fatto che lui ami tanto lei e Russ. Lei ci pensa, e capisce che non sarebbe mai arrivata a questa conclusione da sola. Non ha assolutamente un senso razionale, che tutta la violenza, le bugie e l’omicidio possano essere messe sullo stesso piano dell’amore.

    No, non lo avrebbe capito.

    Non senza Booth.

    Riflettendoci, la sua relazione con Booth non si avvicina minimamente al regno della razionalità, lui è costantemente in disaccordo con lei, come il guardare i cartoni animati, è ossessionato dallo sport, non sa di cosa lei parli la metà delle volte... per quello che conta, anche lei non sa di cosa lui parli la metà delle volte.

    Ma.

    Forse è per questo che funzionano.

    Lei può interpretare parte del mondo per lui, e lui può interpretare l’altra parte per lei. Se non lo capiscono, continuano a parlare, continuano a provare.

    Sono un po’ come i diversi lati dello stesso disco. Tu puoi far suonare un lato, ma l’altro è ancora lì, che attende di essere girato. Suona in maniera diversa, e le parole non sono le stesse, e le note non sono le stesse, ma fanno un unico album. Sono parti diverse dello stesso disegno.

    Versioni diverse della stessa storia.

    Lei pensa che l’idea le piaccia.

    Perché...

    Beh, non si metterà a pensarci. Le piace e basta.

    *

    Temperance ha 34 anni e 7 ore. È mercoledì sera e lei è nel suo appartamento da sola.

    Non vuole che nessuno ne faccia una grossa tragedia. 34 anni non sono una grossa cosa, i compleanni non sono una grossa cosa. Lei capisce che esiste una convenzione culturale che celebra l’anniversario di una nascita, ma non è pratica da prendere in consiederazione durante la settimana. Ha promesso ad Angela che andranno in un bar o qualcosa di simile quel sabato. O forse tutti usciranno a cena o per un drink.

    Ma qualcuno bussa alla porta. E senza nemmeno guardare nello spioncino, lei sa chi sia.

    “Booth, ti ho già detto che non... che diavolo è?”

    Si interrompe a metà, perché Booth sta tenedo una grossa scatola, ed una grande busta con una pizza e sei bottiglie di birra in cima.

    “E’ il tuo regalo.”

    “Sai che non volevo-“

    “Sì, lo so. Ho anche deciso che sei matta e non ti ho dato retta. Prendi la pizza e la birra prima che faccia cadere tutto?”

    “Non è colpa mia se hai deciso di portare un ridicolo numero di-“

    “Bones, è veramente il momento per litigare con me?”

    Lo guarda.

    Ha l’aria frustrata, ed è bagnato per la pioggia, ed è come se stesse davvero faticando per tenere tutto.

    Lei sorride.

    Non non è il momento per litigare con lui.

    Prende la pizza e le birre; lui tiene il resto senza problemi.

    “Booth, non avresti dovuto davvero farlo”

    “Non riguarda il doverlo fare. Riguarda il volerlo fare. E non toccare la scatola fino a dopo che avremo mangiato la pizza.”

    “Perché?”

    “Perché ho deciso così.”

    “Questa è difficilmente considerabile come una buona ragione per qualsiasi cosa.”

    “Posso riprendermela.”

    “Non lo faresti.”

    “Potrei.”

    “No, non lo faresti.”

    “Non mi tentare. Prendo i piatti. E saprò se la scatola viene mossa anche solo di un centimetro, Bones.”

    Quindi lui prende i piatti. Porta dei tovaglioli e mangiano la pizza, e bevono una o due birre, e parlano, e non è chissà che. Nulla di questo è chissà che, perché non è come se fosse una novità. È una cosa che fanno in continuazione.

    Circa un’ora e mezzo dopo che si è presentato (Temperance ha 34 anni e 8 ore e qualcosa: Seeley ha 38 anni, 4 mesi e 13 giorni e 5 ore) la pizza è finita. E Temperance?

    “Lo vuoi davvero aprire, vero?”

    “Non voglio.”

    “Sì vuoi.”

    “No, non voglio.”

    “Vuoi.”

    “Come accidenti fai a saperlo?”

    “Continui a guardare la scatola.”

    “Io...”

    “Ha! Beccata!”

    “Booth.”

    “Cosa?”

    “Io... sii gentile con me.”

    “Io sono sempre gentile con me. Per la cronaca ti ho portato la pizza e la birra. Ti ho portato un regalo. Davvero, Bones, non so cosa tu possa chiedere di più ad un uomo!”

    Le sta facendo quel suo sorriso affascinante, e lei lo sa, ma funziona davvero, non importa quanto lei gli dica che non funzioni.

    Questo non significa che lei lo lasci vincere.

    “Penso che tu voglia davvero che io lo apra.”

    “Certo che lo voglio; non lo avrei portato se non avessi voluto che lo aprissi.”

    “Va bene. Allora lascia-”

    “Aspetta un secondo.”

    “Cosa? Perché?”

    Lui prende la busta che aveva e ne tira fuori una scatola bianca quadrata. Ne apre i bordi.

    È una piccola torta. Per due persone.

    “E’ una torta di carote con crema di formaggio glassata.”

    “Tu odi la torta di carote. Dici che le verdure non dovrebbero stare su una torta.”

    “Beh, è il tuo compleanno, giusto? E a te piace.”

    Prende delle candeline dal fondo della scatola, ne mette alcune sulla glassa, le accende con un accendino che era nella scatola.

    “Tanti auguri Bones.”

    “Non canterai mica?”

    “Potrei; ho solo pensato che tu preferissi non lo facessi. Ma se vuoi davvero-”

    “No, Booth, va bene. Questo è davvero... beh, grazie. Per la torta. Per la pizza e la birra. È stato carino da parte tua.”

    “Non è stato un problema. Ora spegni le candeline ed esprimi un desiderio.”

    “Lo sai che non esprimerò un desiderio.”

    “Provaci e basta. So che non ci credi, ma è divertente. Lo giuro.”

    Lei alza gli occhi al cielo quando lui lo dice, ma...

    Beh, esprime un desiderio.

    Lei spera, davvero.

    Che nell’anno in cui avrà 34 anni, forse...

    Comunque, lei lo esprime, al meglio di come sappia fare.

    E davvero, il fatto che lei lo esprima come primo desiderio dovrebbe dire molto.

    Quando apre gli occhi, Booth ha spinto la scatola di fronte a lei.

    “Puoi aprirla.”

    Lei pensa a prenderlo ancora in giro, o a dirgli che non avrebbe dovuto, ma la verità è che lei vuole davvero sapere cosa ci sia nella scatola. Booth è andato da qualche parte a prendere qualcosa, solo per lei, e visto l’aspetto che ha, l’ha anche incartato lui. Ci ha perso tempo. Ed è curiosa di sapere cosa si sia inventato.

    Lei scarta la carta delicatamente all’inizio, ma un “Oh, andiamo Bones, è un regalo, si suppone che tu strappi la carta” di Booth, la fa agire più velocemente. È una pesante scatola di cartone e Booth le porge le sue chiavi per tagliare il nastro adesivo che la tiene chiusa.

    Lei apre i bordi della scatola e vi trova un giradischi dentro.

    Lei è... confusa, per lo più. Non possiede nessun disco. Ma sa che dovrebbe sembrare felice, perchè questo è quello che le persone dovrebbero fare quando ricevono un regalo.

    “Booth, io...”

    “Non capisci. Va bene. Non si suppone che tu capisca. Ancora.”

    Adesso è completamente confusa e lui le porge un sacchetto.

    “C’è ancora torta?”

    “No, Bones. Guarda dentro.”

    Lei apre la busta e vi trova dei dischi. Diversi dischi, in dei cofanetti. Li tira fuori. Poco. Naughty Comet. Foreigner.

    Lei sa perché abbia scelto questi. Conosce la storia associata a loro.

    Lei sa che questo è parte della loro storia.

    “Booth...io-”

    “Lo so, hai un iPod e tonnellate di CD-”

    “Booth, io... questo è...”

    “Ti piace?”

    “Sì.”

    “Davvero?”

    “E’... è uno dei regali più belli che abbia mai ricevuto.”

    Lei lo prende immediatamente e va verso il suo stereo. Lui capisce come collegarlo agli altoparlanti e loro stanno entrambi trafficando intorno al giradischi, e mettendo un disco e guardando quasi con stupore mentre gira ed emette della musica. È una cosa semplice, ma forse è per questo che funziona, questo, questa cosa, perché entrambi capiscono le cose semplici, entrambi capiscono che ci sono poche cose al mondo che sono indiscutibili, e vere, e entrambi potrebbero finalmente capire che loro sono una di quelle.

    “Hot-Blooded” andiamo, e Seeley ha 38 anni, 4 mesi, 13 giorni e 7 ore e mezzo, mentre Temperance ha 34 anni e quasi 11 ore. Hanno entrambi bevuto ancora birra mentre ascoltavano i dischi, e stanno comportandosi da scemi, e lui la fa volteggiare in giro-

    La fa volteggiare.

    E il suo giro finisce per arrestarsi proprio di fronte a lui.

    Non è una canzone romantica, non per la maggior parte delle persone. Sono i Foreigner, e che cavolo, e non è come se i Foreigner siano Barry White o Frank Sinatra, ma loro sono veramente ad un punto in cui questo non conta.

    Perché lui la sta guardando, e lui la vuole baciare e lei vuole che lui la baci, così tanto che potrebbe baciarlo lei, e potrebbero esserci più di due versioni di una storia, ma ci sono solo due lati di un disco, due lati di un ballo...

    Due lati di un bacio.

    Così si baciano.

    *

    Ci sono anche solo due lati di un letto.

    Ed in questo letto c’è un solo lato con le coperte.

    “Bones, mi sto congelando.”

    “Ma io ho freddo.”

    “Non vedo davvero perché questo significhi che io debba congelare. E se fossimo entrambi sotto le coperte, ci riscalderemmo, giusto? Il calore del corpo?”

    “Sto dormendo.”

    “Non è vero. Stai parlando con me.”

    “Sto parlando nel sonno.”

    “Non lo metto davvero in dubbio, perché muovi costantemente la bocca.”

    “Se hai così freddo, e vuoi così tanto le coperte, perché non vieni a prendertele?”

    “Questa è un’idea eccellente.”

    *

    Ci sono due versioni di una conversazione.

    Ci sono due lati di uno specchio nel quale lei lo guarda attraverso la mattina dopo, mentre sta interrogando un sospetto.

    Ci sono due lati di un tavolo al diner dove loro stanno cenando.

    E ci sono due lati, ancora, del letto che cominciano a condividere notte, dopo notte, dopo notte.

    Ma ci sono più di due versioni di questa storia. Perché Sweets pensa che sia successo qualcosa tra loro, e Hodgins pensa che Booth sembri molto più felice, e Cam nota che i due sono molto più carini l’uno con l’altra, e Angela... beh, Angela ha capito tutto nell’istante in cui ha visto Brennan in faccia il giorno dopo.

    Ve l’ho detto.

    Ci sono più di due versioni di una storia.

    Ma più importanti di queste altre versioni è che quando Seeley ha 85 anni e Temperance 80, e alcune delle persone che amano si sono trasferite o sono morte, loro raccontino questa storia insieme, tralasciando tutti i dettagli circa il sesso, probabilmente aggiungendo qualche bisticciata, e le altre versioni non prenderanno il sopravvento.

    Perché quello che succede tra loro? È loro.

    Ed è solo la loro versione della storia che conta.

    È sempre stato solo ridotto a loro.
     
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  2. Anna86
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    Bellissima questa oneshot di obrien_blue. E bravissima a te per la traduzione Teresa. Grazie :)
     
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    3 PhDs Squint

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    Grazie per la traduzione Teresa, questa oneshot è piena di significati, primo fra tutti il fatto che certe persone sono fatte per stare insieme e in questo caso è destino che percorsi paralleli si intreccino.
     
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  4. PillaPolla
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    Non c'è niente di meglio di una bella One-Shot per sollevarsi il morale dopo una giornata no. E questa, di one-shot, è di una dolcezza incredibile.
    Inoltre, l'ho trovata davvero molto realistica nei pensieri e nelle sensazioni che l'autrice descrive in momenti critici della relazione fra Booth e Bones che noi abbiam visto sullo schermo.
    Uno mi ha particolarmente colpita: la descrizione dei sentimenti di Booth in quella che è l'ultima scena della 4x09. Sembra quasi che Booth si "innamori" veramente di Brennan in quel momento.
    Splendida, davvero.

    I miei complimenti all'autrice e a te Teresa, oltre che i complimenti ci tengo a ringraziarti per aver condiviso una perla del genere. Grazie.

    Affronto la serata con un sorriso sulle labbra ^_^
     
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  5. mary1983
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    Molto particolare questa one-shot ma molto bella e densa di significati!!!!
    Grazie Teresa per la traduzione!!
     
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  6. lotus in dream1927
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    Obrien vince sempre e comunque, ma tu Teresa, Tu! Hai vinto stavolta. Una traduzione favolosamente fanstasmagorica.
     
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  7. lathika
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    La oneshot è stupenda e tu sei stata meravilgiosamente brava a tradurla in questo modo. Grazie.
     
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  8. omelette73
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    Grazie ragazze, ma ui il merito va alla scrittrice, io sono un mezzo! :)
     
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  9. Chemistry
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    Storia particolarissima e molto bella.
    Grazie della traduzione Teresa. :)
     
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  10. misato85
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    E' veramente fantastica... mi è piaciuta un sacco sul serio... bellissima...
     
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    Squintern

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    Grazie Teresa mi sono mancate le tue traduzioni.
    Questa Oneshot è molto dolce. :clap:
     
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  12. Sara6
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    Veramente bella questa one shot...molto B&B ;)
     
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11 replies since 5/1/2010, 15:17   1784 views
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