3 PhDs Squint
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L’episodio comincia con Bones che consulta Booth sulla scelta del grad student. In questo modo gli dà prova, ancora una volta, della fiducia che nutre nei suoi confronti, nella sua capacità di valutare le persone. Ecco, le persone… vuol tenere conto, nella sua scelta, non solo dell’obiettiva bravura e intelligenza dei grad student, ma anche del loro lato umano, del loro modo di essere, e Booth è il più indicato per dare un giudizio su questo. La “contaminazione” che sperimenta nella sua vita, Bones comincia a sperimentarla anche sul lavoro. Bello lo sguardo di lui quando lei gli dice che vuole tenere conto della sua opinione, dolce l’espressione di lei, di rimando. In macchina Booth conferma a Bones che sì, Ken è iperprotettivo… ogni genitore lo è. Bones puntualizza che Ken è il fratello di Sachi, non il padre. Lui le racconta che i loro genitori sono morti, e da quel momento Ken è diventato “padre”… mi ha fatto molta tristezza lo sguardo di lei in questo momento… ho sentito i suoi pensieri. Ovviamente mi ha fatto sorridere Bones che, all’osservazione di Tanaka sul atto che tutti sanno che lei è la migliore nel suo campo, risponde Yes, I know. Subito dopo, Booth le dice che Tanaka vorrebbe collaborare alle indagini. Le risponde subito che ciò è contrario alle regole, ma basta che lui le ricordi che si potrebbe trattare della sorella di Ken perché lei comprenda. Ed è vero, quando dà a Ken la certezza che si tratti della sorella, il dolore per quella morte è anche il suo. La scena successiva, con Booth e Ken, mi è piaciuta molto… due uomini che si comprendono appieno, perché molto simili, entrambi carichi di senso di responsabilità, entrambi afflitti dal senso di colpa quando tutto quel che fanno non basta a proteggere le persone che amano. E il dolore di Ken, intenso ma composto, silenzioso, assorbito come da una spugna… ma così fa ancora più male. Bellissima la scena Bones/Ken… Lui le dice: sta cercando di farmi sentire utile. Lei risponde, no, veramente io non faccio cose di questo tipo. Non consapevolmente, forse. E così è ancora meglio. Cominciano a parlare di Booth… lei parla della sua grande empatia, lui della sua grande capacità di portare rispetto. Quando lei sorride stupendosi che Booth se ne sia stato tranquillo per due giorni, nei suoi occhi ho visto davvero la tenerezza e la dolcezza che si ha quando si ama tanto qualcuno e si sorride con indulgenza dei suoi piccoli “difetti”. Quando lui le dice che è una donna fortunata lei risponde I know… aggiunge To work with Booth, ha bisogno di precisarlo…e tuttavia non riesce a non abbassare gli occhi… anche perché Ken ha appena dimostrato di saper leggere bene dentro di lei. Mi ha fatto ridere Sweets quando ha detto a Angela e ad Hodgins che sono capaci di identificare un corpo anche solo da un dito e invece non riescono a capire di che sesso sia qualcuno che gli sta di fronte! E come si irrita quando dice che non importa il genere, che bisogna accettare Tanaka per quello che è, che sia donna o uomo, e loro due dopo avere concordato continuano a farsi la guerra sul se sia una lei o una lui. Mi piace anche il modo in cui Bones riesce a calmare Booth quando gli vengono i cinque minuti… basta un semplice, Ehi, Booth… Bello il modo in cui Bones dice a Ken che non dovrebbe assistere all’autopsia… non perde il suo modo di essere, ma lo addolcisce molto e trova le parole giuste… Sachi era fortunata ad avere un fratello a lei così devoto. Carina Cam che fissa Tanaka e poi si giustifica dicendo che le piace la sua maglietta… e Tanaka poi le dice che ha l’impressione che molte persone amino la sua maglietta ahah. Da morire le facce che fa Booth per fare capire la situazione a Bones nella saletta dei massaggi… i massaggi a lieto fine. Scusate ma devo dirlo… quanto schifo mi fanno certe persone! Fortuna che la massaggiatrice impara velocemente. Mi ha colpito molto la scena in cui Tanaka scopre la causa della morte… il modo in cui Bones e Tanaka trovano un punto di incontro tra le loro culture. E subito dopo Cam arriva confermando la percezione di Tanaka. Ho trovato struggente il modo in cui Ken guarda la foto della sorella… il modo in cui realizza che lei ormai si sentiva una donna e magari sentiva il peso di quel fratello che la controllava sempre… si sente in colpa per essere stato troppo protettivo… ma anche in questo caso Bones trova le parole giuste, scavando nella propria esperienza, nei propri sentimenti. Avrebbe voluto un fratello come lui. Si basa su un dato freddo e oggettivo come la durata delle telefonate per dedurre qualcosa di profondo.. la voglia che Sachi aveva di mantenere forte il legame col fratello, l’amore che aveva per lui. Parlare, comunicare, creare una connessione. Lei dice di non avere nessuno con cui parlare in quel modo. Al di fuori dell’ambiente di lavoro, specifica. Forse è meglio… chiede a Ken… Ci si risparmia dal dolore, così? Vale la pena legarsi a qualcuno tanto da far sì che la tua felicità dipenda dalla sua? Ken le risponde con quello sguardo dolce e triste. Io penso che lei sappia già, dentro di sé, che ne vale la pena, ma vederne una prova così lampante davanti a lei, la colpisce, la fa riflettere. Mi è piaciuto molto il modo in cui Booth si impone su Ken, da vero amico. Molto bella anche la scena tra Ken e Angela… soprattutto la domanda di lui, alla fine. If Sachi was a good girl, what did she do to get killed? Ha bisogno di sapere, per avere di lei il ricordo della sorella che ha conosciuto e amato. Toccante la lacrima e il modo in cui copre il teschio. Mi piace questo nuovo tipo di rapporto che si intuisce (dalla scorsa puntata) tra Booth e Sweets. Molto bella la scena dietro il vetro della sala degli interrogatori, tra Booth e Ken… Ken con tutto quell’odio e quel dolore negli occhi che tuttavia sembra aver perso anche la forza per andare fino in fondo… ma il suo amico Booth gli fa capire cosa è giusto fare, per lui e soprattutto per sua sorella. Quella sua immagine, davanti alla porta chiusa… dice davvero tutto, bellissima. E finalmente può commemorare sua sorella e fare in modo che la sua anima possa riposare in pace. Bones non crede in quelle tradizioni e convinzioni… ma anche in questo caso basta uno sguardo di Booth e, pur non perdendo se stessa, mostra rispetto. Molto bello il momento del saluto e il modo in cui la porta si chiude lasciando solo Ken raccolto in preghiera. La scena finale. Fantastico Booth che imbocca Bones, l’ho trovata una cosa sexy e dolce. Bellissimo tutto il discorso. Cominciano parlando di Ken, del modo in cui continuerà a vivere… a sopravvivere… dopo la morte della sorella. Bones razionalizza, come al solito, ma tra i due è lei ad avere più paura della morte… cerca di non amare, per non affrontare, un giorno, il dolore della perdita. Ma ad amare.. questo glielo spiega Booth… vale sempre la pena, per ogni momento passato con chi ami, per ogni cosa condivisa… vale la pena. Ecco sì, parlano dei figli, in un primo momento ma… a un certo punto, Booth si ferma per un attimo. Si guardano. Qui secondo me pensano entrambi a loro due, al loro amore. Certo, certo che vale la pena di viverlo! Adoro quest’episodio, per me vale assolutamente un 10… in accordo con la cultura giapponese che viene in qualche modo celebrata, non c’è nulla di eclatante… ma sentimenti che vengono sussurrati, con delicatezza, e secondo me così si sentono ancora più forti. 10 quindi, assolutamente.
Edited by Kew08 - 23/4/2009, 16:10
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