BST Round 1: 1x01 Pilot

Testimone dal passato

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  1. xhio
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    The Boss

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    Autore: Anna86
    Titolo: Larry, la guardia giurata.
    Paring: B&B
    Rating: Per tutti
    Summary: B&B visti da un occhio un po’ particolare…
    Disclaimer: I do not own Bones.

    LARRY, LA GUARDIA GIURATA
    Larry Brown faceva la guardia giurata al Jeffersonian da quasi dieci anni. Aveva cominciato a lavorare lì nel 1990 grazie ad un suo cugino che gli aveva procurato l’impiego. Gli piaceva il suo lavoro, anche se in un laboratori o come quello non capitavano molte cose interessanti; esaminavano ossa vecchie di decine, centinaia, a volte anche migliaia di anni e lui non riusciva a capire cosa ci potesse essere di tanto interessante in un lavoro del genere.

    L’aveva vista arrivare, la Dottoressa Temperance Brennan, nel 1998. La prima volta che l’aveva incontrata si era ritrovato a pensare che non sembrava per nulla la tipica ragazza americana fresca di laurea. Allora lei aveva poco più di vent’anni, ma possedeva già il piglio deciso di una donna molto più grande. Lavorava sodo più di chiunque altro in quel posto e parlava solo di questioni relative al lavoro. La cosa che lo aveva colpito di più erano stati senza ombra di dubbio quegli occhi incredibili, due pozze blu che cambiavano sfumatura in base alle stagioni; d’inverno erano quasi blu scuro, mentre d’estate diventavano chiarissimi, come se raccogliessero la luce del sole all’esterno.

    I suoi colleghi della sicurezza la trovavano fredda e scostante e l’avevano soprannominata I.Q., che stava per Ice Queen. A Larry dispiaceva per lei; ogni tanto coglieva nel suo sguardo un velo di malinconia, ma questo durava solo un attimo perché non appena la guardava di nuovo era sparito, sostituito dalla solita estrema concentrazione. Si chiedeva come fosse la sua vita al di fuori del laboratorio.

    Di tanto in tanto Goodman e l’uomo degli insetti, il Dottor Hodgins, si fermavano nel suo ufficio cercando di abbozzare una conversazione, ma i tentativi erano sempre vani. Quell’atteggiamento rafforzava la teoria dei suoi colleghi, tuttavia Larry era certo ci fosse molto più di quello che si vedeva in superficie nella Dottoressa dagli occhi di ghiaccio.

    Col passare del tempo questa convinzione si era un po’ affievolita perché le cose non erano per niente migliorate, anzi se possibile la Dottoressa si era fatta ancora più distante. Poi erano successe due cose che avevano fatto pensare al buon Larry che forse c’era speranza; la prima era stata l’assunzione da parte dell’Amministratore Goodman di Angela Montenegro, di professione artista. A quanto pareva lei e la Dottoressa si conoscevano già, perché non appena la nuova arrivata aveva messo piede nel laboratorio si era praticamente lanciata tra le braccia della Brennan urlando ‘Tesoro! Visto che ho accettato? Ci divertiremo un mondo a lavorare qui insieme.’

    La dottoressa aveva alzato gli occhi al cielo dicendo ‘Angela, non siamo qui per divertirci, ma per lavorare.’ Però sulle sue labbra era comparso un sorriso, e ciò costituiva una cosa più unica che rara per lei. L’artista era la prima persona che di tanto in tanto riusciva a coinvolgere la Brennan in una conversazione che non trattasse di lavoro e anche se queste non duravano mai più di cinque minuti rappresentavano pur sempre un passo avanti.

    Qualche tempo dopo, Goodman aveva accettato di ‘prestare’ la Dottoressa all’FBI per aiutarli con alcune delle indagini per omicidio; lei non ne era stata per nulla entusiasta, però aveva accettato. La liason tra il Bureau e il Jeffersonian si era materializzata sotto il nome e le fattezze dell’Agente Booth, un ragazzone di bell’aspetto che indossava fibbie e cravatte piuttosto strambe per essere un agente dell’FBI. Quando Larry glielo aveva fatto notare lui aveva sfoderato un sorriso a mille watt e gli aveva risposto:

    ‘Questo perché non hai ancora visto i miei calzini, Larry.’

    Alla guardia Booth piaceva; sembrava un ragazzo di buon cuore e dedito al proprio lavoro. Era simpatico e salutava sempre tutti. Tuttavia la Dottoressa non sembrava condividere l’opinione di Larry in merito.

    Il rapporto tra i due era stato conflittuale fin dal primo incontro e durante le indagini per l’omicidio della povera Cleo Eller la tensione era salita a livelli piuttosto alti. L’Agente bruno sembrava l’unica persona in grado di far uscire dai gangheri la Brennan e Larry sospettava che Booth si divertisse anche un pochino nel provocarla.

    Ma per quanto i bisticci e le divergenze di opinioni fossero state una consuetudine in quei giorni, Larry non aveva potuto fare a meno di notare che quei famosi occhi di ghiaccio assumevano una nuova sfumatura ogni qual volta l’agente Booth era presente.

    Persino quando era arrabbiata con lui.

    Soprattutto quando era arrabbiata con lui.

    C’era una luce nuova in essi, sembravano persino più blu del solito. Più vivi.

    In quel momento Larry venne riscosso dai suoi pensieri poiché i due in questione stavano avviandosi verso l’uscita del laboratorio bisticciando come al solito:

    ‘Posso guidare io fino al cimitero?’ Chiese la Dottoressa;

    ‘Scordatelo.’ Rispose Booth. La bella dottoressa sembrò indignata dalla risposta dell’agente.

    ‘Non vedo perché devi essere così ottuso. Sono un’ottima guidatrice.’

    Larry si ritrovò a pensare che quei due formavano veramente una bella coppia. Gli ricordavano se stesso e la moglie vent’anni prima.

    Booth, che era giusto un passo dietro la Brennan, nonostante la discussione in atto aveva un’espressione divertita. Lo stava facendo apposta.

    Se se ne accorge ti stende, ragazzo. Si ritrovò a pensare Larry.

    Quando arrivò alla porta l’agente gli rivolse un sorriso e gli disse ‘Bella giornata, non è vero Larry?’
    ‘Splendida.’ Rispose lui.

    Il sorriso di Booth si allargò ulteriormente e Larry era sicurissimo che appena prima di scomparire dietro la porta insieme alla Dottoressa l’agente gli avesse fatto l’occhiolino.

    Ora ne era sicuro, decisamente c’era speranza.

    Edited by omelette73 - 30/6/2009, 12:21
     
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23 replies since 9/6/2009, 00:51   1502 views
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