BST Round 1: 1x01 Pilot

Testimone dal passato

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  1. xhio
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    The Boss

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    + Titolo: La presenza di uno sguardo
    + Autore: Chemistry
    + Pairing: B&B
    + Rating: per tutti
    + Summary: ‘Non si voltò nemmeno per capire chi fosse la persona che le stava facendo una radiografia alla schiena. Ormai aveva imparato ad identificare la sensazione che le dava quello sguardo su di sé.’
    + Disclaimer: I personaggi citati in questa fanfiction non mi appartengono, ho solo preso liberamente spunto dalla serie "Bones" di proprietà della FOX.

    La presenza di uno sguardo

    ‘Era sera tardi.
    Si trovava nel suo ufficio per sistemare le scartoffie relative all’ultimo caso. Era stata una settimana difficile e la stanchezza da tempo aveva preso possesso della sua mente e del suo corpo, ma sapeva che ormai mancava poco per poter andare a casa a concedersi un bagno caldo e distensivo.
    Dava le spalle alla porta della stanza ma, nonostante questo, la sentì.
    La presenza. Due occhi che la osservavano.
    Non si voltò nemmeno per capire chi fosse la persona che le stava facendo una radiografia alla schiena. Ormai aveva imparato ad identificare la sensazione che le dava quello sguardo su di sé. Riusciva quasi a sentirlo mentre scorreva lungo la sua figura e si soffermava su punti ben precisi.
    Le piaceva sentirsi accarezzare da quegli occhi che, insistenti, la accarezzavano in ogni sua parte remota, in ogni angolo nascosto del suo essere. La facevano sentire viva e femmina, delle volte preda.

    Lavoravano insieme da qualche tempo e ormai si era abituata a quel fascino intenso e a quel carisma dirompente. Si era abituata anche alla sua prestanza fisica, ai suoi muscoli ben scolpiti e al contatto fisico che qualche volta, sfuggente, c’era tra loro. Si era abituata non senza fatica, perché sentiva una forte attrazione per quell’uomo e intuiva che la linea da scavalcare, per rendere il loro rapporto più che professionale, era assai sottile.
    Solo ad una cosa non riusciva proprio ad abituarsi. E forse non ci sarebbe riuscita mai. Quello sguardo. Quegli occhi color nocciola che ogni tanto diventavano più scuri, a seconda delle situazioni in cui si trovavano, ma che sempre le scatenavano nuove e violente emozioni.

    Continuò a sistemare la scrivania, concedendosi a quegli occhi ancora per qualche minuto, finché l’elettricità nell’aria cominciò a scatenare le solite scintille. A quel punto abbandonò sul tavolo la cartelletta che reggeva nelle mani e lentamente si voltò.
    Piazzò gli occhi in quelli di lui ed entrambi si regalarono un sorriso carico di aspettativa, che presagiva una futura, intima, complicità.

    “Sono venuto a prenderti. Andiamo a mangiare qualcosa insieme, sono affamato.” disse lui interrompendo quell’attimo di oblio.

    Lei tentennò un momento, intuendo che quelle frequenti cene che si stavano susseguendo alla fine delle loro giornate lavorative prima o poi li avrebbero condotti all’appartamento di uno dei due, dove avrebbero smesso di resistere a quell’attrazione che i loro corpi avevano l’uno verso l’altro.
    Ma anche questa volta non riuscì a dire di no. Forse sperava che finalmente quella sera fosse la sera.

    “Cinese?” domandò lei sorridendo, mentre iniziava a infilarsi la giacca e recuperava la sua borsa dalla sedia.

    “Aggiudicato.”

    Lei gli passò di fianco per uscire dall’ufficio ed entrambi sentirono una di quelle scintille strepitare nel minimo spazio che li separava. Fecero finta di niente, come al solito, ma sorrisero intimamente a quella sensazione di aspettativa che gli dava.

    Kathy Reichs ed Andy Lister si diressero all’ascensore e verso la cena che, forse, sarebbe stata l’inizio di una lunga serata interessante.’
    Brennan schiacciò il tasto per salvare il capitolo del suo prossimo libro e, soddisfatta, richiuse il portatile.

    Aveva scoperto quella nuova strada da far intraprendere ai suoi due protagonisti della fantasia e si sentiva particolarmente eccitata nello scrivere di quelle sensazioni.
    Le sembrava quasi di rilasciare dei sogni celati, era liberatorio. Ma non era una cosa razionale quella e quindi non dava molto peso all’effetto che le faceva.

    Dentro di lei c’era una parte che scalpitava per uscire allo scoperto, ma non riusciva a sentirla in maniera chiara. Intuiva solo un velo di trepidazione dentro di sé, che si alleviava scrivendo quella tensione tra i suoi due eroi.

    Certamente non avrebbe mai attribuito il risultato del suo ultimo capitolo alla sensazione che gli trasmetteva lo sguardo di Booth. Avrebbe negato fino allo sfinimento che le emozioni che gli occhi di Andy Lister davano alla sua protagonista femminile erano le stesse che provava lei sotto quello del suo partner.

    Già, il suo partner. Avevano appena concluso e risolto il caso della povera Cleo Eller e avevano suggellato questo nuovo legame professionale.

    Durante la loro prima collaborazione gli occhi di lui l’avevano studiata insistentemente e da subito aveva imparato a riconoscere la sensazione che provava quando lui la osservava di nascosto. Per quella ragione, quando si trovò nella stanza di controllo dell’aeroporto intuì immediatamente la sua presenza sulla porta.
    Quelle percezioni la infastidivano perché non riusciva a razionalizzarle e, come se non bastasse, nei giorni seguenti all’inizio di quella nuova collaborazione gli occhi di lui la osservavano ogni volta in maniera diversa e più intensa.

    Anche al poligono di tiro aveva avvertito la sua presenza dietro di sé e quando avevano iniziato a discutere su chi risolveva gli omicidi, quegli occhi si erano riempiti di una nuova sfumatura. Oltre all’esaltazione per la sfida che avevano messo in atto, oltre all’irritazione per quel suo fare presuntuoso, aveva letto anche qualcosa di diverso che però non aveva compreso.

    Si era solo sentita incendiata da quegli occhi che ogni tanto si abbassavano a guardarle le labbra, che si erano fatte vicine in maniera troppo pericolosa. L’elettricità che li aveva avvolti in quel momento era potentissima e poteva bastare davvero poco per scatenare un incendio.
    Nonostante la lucidità in quel momento iniziasse a vacillare, riuscì a tenere testa a quella sfida e a terminare il suo discorso, ma nel momento in cui uscì dalla porta della postazione del poligono si dovette fermare un istante e appoggiare alla parete.

    Sentiva la tensione invaderla e non riuscì a comprendere esattamente quello che era appena accaduto. Capiva che si erano provocati a vicenda, si sentiva seccata dalle parole di lui ma, allo stesso tempo, provava uno strano formicolio allo stomaco e un brivido sulla pelle.

    Si chiedeva se sarebbe stato sempre così con lui.
    Di fatto, alla fine del caso di Cleo Eller aveva capito molto di più del suo partner, lo aveva visto coinvolto nel caso e deciso a rendere giustizia a quella povera vittima quanto lo desiderava lei. Aveva capito che avrebbe voluto lavorare con lui, aiutarlo nella sua missione.
    L’unica cosa che non era ancora cambiata era la sensazione che gli occhi di lui le davano. E forse quella cosa non sarebbe cambiata mai.

    Lei però tutto quel turbinio di emozioni non lo capiva e riconosceva, l’unica cosa che comprendeva era che la confondeva perché non riusciva a dargli una spiegazione razionale.

    Fortunatamente scrivere quel capitolo, quella sera, le aveva fatto bene. L’aveva fatta sentire più leggera. E non comprendeva il perché, le parole erano scivolate leggiadre sui tasti, fluide, ispirate da chissà quale corrente.

    Brennan si soffermò a riflettere un momento sul perché avesse scelto di far intraprendere questa strada ai suoi due personaggi, ma non ne comprese il motivo.

    Pensò che, forse, un uomo come Andy Lister e una donna come Kathy Reichs, che scatenavano quel tipo di elettricità, per logica dovessero rilasciarla prima o poi.

    Edited by omelette73 - 30/6/2009, 19:55
     
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