BST Round 1: 1x01 Pilot

Testimone dal passato

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  1. xhio
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    The Boss

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    + Autore: Omelette73
    + Titolo: Il beneficio del dubbio
    + Pairing: B&B
    + Rating: per tutti
    + Disclaimer: I personaggi citati in questa fanfiction non mi appartengono
    + Frase simbolica: “Concedile il beneficio del dubbio” disse semplicemente, interrompendo la ridda di pensieri di Booth “sono certa che non te ne pentirai” e vedendo quel sorriso limpido e sincero allargarsi sul volto dell’agente seppe, senza ombra di dubbio, che Brennan sarebbe stata in buone mani.

    - Suscettibile!
    - Dovresti sapere della sua famiglia, ha perso entrambi i genitori a 15 anni. Mi sembra notevole come contatto con la realtà.
    - Si, conosco la storia, ho letto il file, la polizia non ha mai trovato niente.
    - Brennan immagina che se magari qualcuno come lei fosse stato lì...
    - Per essere una che odia la psicologia, c’è dentro anche troppo.


    “Brennan non odia davvero la psicologia, non la capisce, è diverso”.
    “Suppongo che per un genio sia più o meno la stessa cosa”. Disse l’uomo facendo spallucce e guardando la donna di fronte a lui. Angela Montenegro gli sembrava la persona più normale in quello strano gruppo di esseri umani che componeva la squadra del Jeffersonian.
    Zack Addy era una specie di genio impopolare che tanto gli ricordava alcuni dei suoi compagni della scuola superiore e sebbene Seeley Booth avesse un’alta considerazione di se stesso, avere a che fare con persone come lui non contribuiva ad aumentare la sua autostima, quindi finiva sempre per trattare con un certo distacco il povero ragazzo.
    Jack Hodgins non aveva fatto mistero della sua scarsa considerazione verso l’autorità costituita ed il suo ruolo di agente dell’FBI, ma questo non lo preoccupava, nel suo lavoro aveva avuto spesso a che fare con folli teorici della cospirazione e comunque il riccioluto ragazzo degli scarafaggi gli piaceva.
    Poi c’era lei, Temperance Brennan, spirito indomito e occhi di ghiaccio. Mente brillante e assoluta incapacità di interagire con gli altri esseri umani, affrontava ogni situazione con lo stesso piglio deciso della sua buffa camminata ed era convinta che qualsiasi fatto che potesse essere logicamente spiegato costituisse un’assoluta verità. Ma Booth sapeva che i meandri della mente umana erano più complicati di come li dipingeva la geniale antropologa. Lui ci sapeva fare con le persone, era il suo punto di forza, ne riconosceva i meriti e sapeva coglierne le debolezze. Esattamente come comprendeva che l’atteggiamento di Bones era una maschera indossata per proteggersi dalle delusioni che la vita le aveva dato.
    Angela aveva ragione, trovarsi sola a quindici anni senza poter più vivere la vita alla quale fino a quel momento si era stati abituati era un notevole contatto con la realtà, persino violento, si disse Booth, quindi, per quanto molte delle sfaccettature di quella donna gli fossero ancora oscure, si impose di cercare di capire le ragioni del suo modo di fare.

    Angela guardò passare i pensieri sul volto dell’uomo di fronte a sé come se leggesse i tratti di una cartina geografica. Le espressioni dell’agente Seeley Booth erano abbastanza facili da interpretare in quel momento. Studiò l’uomo alto ed imponente che aveva di fronte con uno strano senso di sollievo che le aleggiava nel cuore.
    Brennan, la sua amica Brennan, sembrava finalmente aver trovato qualcuno disposto a comprendere la sua particolare visione del mondo e della vita, forse non a condividerla, ma sicuramente ad ascoltarla.
    Un leggero sorriso le aleggiò sulle labbra mentre prendeva in considerazione l’assurdità di quella situazione. Temperance le aveva rivelato che Booth era un ex cecchino dell’esercito, uno dei migliori in verità, che da anni ormai era in forze all’FBI risolvendo casi con la caparbietà e la sicurezza che solo l’esperienza ti concede. Il tipo di uomo che la sua amica avrebbe dovuto logicamente detestare, ma l’unico che – da molto tempo a questa parte – Angela sentì avere risvegliato l’interesse della sua amica. Anche se non lo avrebbe mai ammesso, nemmeno con se stessa.
    Li aveva sentiti bisticciare più volte come ragazzini da quando Booth aveva permesso a Brennan di seguire con lui questo caso e ricordava ancora quanto tempestoso e difficile fosse stato il loro primo incontro, qualche anno prima. Eppure sentiva che l’agente speciale Seeley Booth aveva toccato delle corde che nessuno aveva smosso nell’animo di Temperance.
    L’aveva provocata e cosa ancora più incredibile, era riuscito a farla rispondere alle sue provocazioni, con un’energia ed un cipiglio che da troppo tempo non coglieva nella sua amica e non solo dal punto di vista professionale, ma anche e soprattutto da quello personale.
    Angela, più di ogni altro, sapeva quanto fragile fosse Brennan e quanto la sua mente assorbisse ogni sensazione ed ogni nuova informazione come una spugna. Il solo fatto che poco prima avesse ammesso che le sue relazioni più significative fossero con le persone morte la diceva lunga su quanti aspetti della vita le fossero ancora sconosciuti. Guardando quel duro agente dell’FBI, si sorprese all’idea di quanto quell’uomo così apparentemente poco adatto al ruolo potesse insegnare alla sua amica.
    “Concedile il beneficio del dubbio” disse semplicemente, interrompendo la ridda di pensieri di Booth “sono certa che non te ne pentirai” e vedendo quel sorriso limpido e sincero allargarsi sul volto dell’agente seppe, senza ombra di dubbio, che Brennan sarebbe stata in buone mani.

    Edited by omelette73 - 30/6/2009, 12:24
     
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23 replies since 9/6/2009, 00:51   1502 views
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