3 PhDs Squint
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Episodio molto molto intenso intervallato da momenti divertentissimi. Tra i momenti più divertenti, le scene iniziali, quella sulla scena del delitto e quella al diner con Sweets… Caroline che dice che non pensava che Bones fosse capace di ridere… e le facce sconsolate di Booth e Bones quando realizzano che non potranno lavorare insieme al caso… Nella scena al diner mi ha fatto morire Booth che dice che non ha detto a Bones che Sweets aveva stilato il profilo di Max perché siccome una cosa del genere sarebbe importata a una persona normale, sicuramente non sarebbe importato a lei! Mi è piaciuto quando Sweets ha detto a Bones che più fredda e controllata appare, maggiore è il dolore che vuole nascondere. E il modo in cui entrambi si congedano da Sweets (cosa avrà voluto dire Bones?!) e come Sweets è preso dal panico all’idea di non vederli più… Poi c’è la bellissima scena in carcere in cui Max bacia la mano della figlia, il modo in cui si guardano… Anche le scene della squadra al Jeffersonian e quella insieme a Caroline mi sono piaciute molto, mi è piaciuto molto vedere come ciascuno di loro reagiva al dover porsi contro Bones… ognuno a modo proprio, Angela rifiutandosi di testimoniare, Hodgins chiedendo il permesso di farlo a Bones, Zach tutto preso dalla voglia di distruggere la difesa, Booth nel disagio più totale ma ben cosciente di quello che Bones vuole da lui e dagli altri in quell’occasione, e Cam la più razionale, aiutata comunque da un rapporto molto meno profondo con Bones. Ognuno però a modo suo dimostra la sua vera amicizia nei confronti di Bones, non solo Angela. Divertente l’escamotage del caffé per poter parlare del processo…. E quando il giudice dice a B&B: voi piccioncini tornate nel nido e poi li fa spostare per evitare che continuino a parlottare stavo morendo dal ridere… Bellissima e divertente anche la scena sulla panchina, con Sweets che fa l’ennesimo tentativo di continuare a conoscere B&B e loro due che, dopo averlo preso un po’ in giro, pensano che sia una buona idea continuare le sedute in cambio della sua collaborazione come profiler. Stupenda la scena nell’appartamento di Bones, il modo in cui Booth le spiega che non c’è nulla di male a sentirsi sollevati all’idea che il proprio padre possa uscire dal carcere, anche se si è certi della sua colpevolezza, e che a volte bisogna lasciare in folle la razionalità e spingere il freno sul cuore e sui sentimenti. Il modo in cui si guardano quando lei gli dice che a volte le sembra che lui venga da un altro pianeta, ma altre volte crede che sia molto gentile (nice, in inglese, forse non è proprio la stessa cosa). Veramente un momento speciale. Interrotto da Zach. Ovviamente. Diciamo che da qui in poi, dal ritrovamento dell’arma del delitto, inizia la parte più “pesante” della puntata, la paura che Max possa essere realmente condannato a morte si fa sentire sempre di più e porta Bones alla scelta di essere lei “l’uomo nero”, l’alternativa plausibile all’uomo nero che è suo padre. La scena con Booth sul banco degli imputati, è meravigliosa. Lui che non può fare a meno di difendere lei ma che piano piano, guardandola negli occhi, capisce quel che lei vuole che dica, e lo fa, anche se gli costa tantissimo, per lei, che lo guarda riconoscente. E la scena finale una delle più emozionanti di sempre, niente parole, solo sguardi e contatti, l’abbraccio tra B&B e quello tra lei e il padre. Veramente una puntata stupenda. Voto 10
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